Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 09 Novembre 2015
Scelto il Madagascar. Il Sondrio Festival
incorona il vincitore
Il documentario sul baobab ha catturato l’attenzione della giuria internazionale della Midop. Lo spettacolo “Violino laser” ha calato il sipario.
È “Baobab fra terra e mare” il vincitore del Sondrio Festival 2015. A incoronare il documentario di Cyrill Cornu sul Madagascar è stata la giuria internazionale della Midop, mentre la giuria degli studenti ha scelto “Everglades - Una wilderness d’acqua”, e quella del pubblico ha premiato “Nilo - Le montagne della luna”. Con questi verdetti si è chiusa, ieri sera al Teatro sociale, l’edizione numero 29 della Mostra internazionale dei documentari sui parchi, la prima nell’ex Pedretti dopo il restauro: un’avventura fra ambiente, natura e ospiti d’onore che in una settimana ha coinvolto migliaia di spettatori.
Come tradizione, insieme alla premiazione ufficiale la serata ha proposto la proiezione del documentario vincitore e uno spettacolo speciale, “Violino laser”, un’unione di musica ed effetti luminosi per celebrare l’anno internazionale della luce.
Il premio Parco nazionale dello Stelvio è invece andato a “Sulle tracce dei ghiacciai: missione in Alaska”, di Tommaso Valente e Federico Santini, che per la giuria unisce rigore scientifico e chiarezza divulgativa. “L’avanzata degli orsi” di Alex Gomille si è invece aggiudicato il premio Regione Lombardia, destinato al miglior documentario sulle aree protette all’interno dell’Unione europea, dedicato al tema «così attuale» della coesistenza fra uomo e grandi predatori, sottolinea la motivazione.
Una menzione speciale è andata a “Vivere con gli elefanti” di Andrea Pawel, per la chiarezza divulgativa e per la scelta di affidare il commento alle voci dei bambini, «un invito a diventare protagonisti e artefici del futuro». E anche al Sondrio Festival i giovani hanno fatto sentire la propria voce, con la giuria degli studenti: fra i cinque film proposti dal comitato scientifico, i ragazzi hanno scelto “Everglades - Una wilderness d’acqua” di Zoltan Török. Il premio “Achille Berbenni” è invece andato a “Nilo - Le montagne della luna”, di Harald Pokieser e Clare Dornan, «un affresco poetico sul rapporto animale-natura» e «un documentario di rara completezza» secondo la giuria del pubblico.
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