
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 05 Aprile 2015
Scatti in bianco e nero
risvegliano i ricordi
Carrozze coi cavalli, antichi scorci della città
Tanti “mi piace” e tantissimi commenti su Fb
per le immagini dello “storico” fotografo Benini
Hanno risvegliato i ricordi gli scatti in bianco e nero della “Sondrio che fu” postati su Facebook da Sergio Benini. Storico fotografo, ora pensione, mettendo in ordine il suo archivio ha ritrovato copie di riproduzioni che ritraggono angoli del capoluogo cancellati dal passare del tempo. Non solo vie e palazzi. Anche personaggi “mitici”, come “El Pesina”, prima strillone, che consegnava quotidiani porta a porta e, poi, proprietario dell’edicola davanti all’ospedale.
Scatti seppiati, che hanno riaperto i cassettini della memoria tra quelli che, più avanti con gli anni, quella Sondrio l’hanno vissuta in prima persona. Ma al contempo hanno fatto scoprire ai più giovani una città in cui si respirava tutt’altra atmosfera. Ecco allora che sul gruppo “Sei di Sondrio se...”, tappezzato di foto di Benini, i commenti si sono moltiplicati, ora ammirando via Piazzi, quando ancora c’era la pompa di benzina della ditta Moroni. Ora riscoprendo le carrozze trainate da cavalli in centro città, con sullo sfondo il campanile della Collegiata. Per non parlare del famoso Caffè Centrale (ora lì c’è il condominio Campello), ritrovo di tutti gli appassionati di biliardo del capoluogo o di villa Tavelli che negli anni ’40, elegante più che mai, “regnava” dove oggi ha la sede l’Inps.
«Si va dagli anni ’20, passando per gli anni dopo la Seconda guerra mondiale: è difficile datare con precisione queste foto - spiega Benini -, anche perché sono riproduzioni fotografate durante la mia carriera, ogni qualvolta mi capitasse per lavoro tra le mani una foto d’altri tempi».
Leggi l’approfondimento sull’edizione del 5 aprile de La Provincia di Sondrio
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