
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Giugno 2018
Scatta la maturità con la prima prova
Oggi il tema di italiano. Sono circa 1.400 i maturandi. L’augurio del dirigente dell’ufficio scolastico. «In bocca al lupo e siate sereni, consapevoli del fatto che i vostri docenti vi hanno preparato al meglio».
Un “in bocca al lupo” ai maturandi di Valtellina e Valchiavenna dalla massima autorità scolastica provinciale. «Vi auguro di affrontare questa prima importante prova con estrema serenità, consapevole del fatto, che i vostri docenti vi hanno preparati al meglio» è il messaggio che il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale (Ust) Fabio Molinari rivolge ai circa 1.400 candidati, che oggi entrano in aula per affrontare il tema di italiano, la prima delle tre prove scritte. «Al tempo stesso però vi invito ad impegnarvi con tutte le forze per raggiungere sempre migliori traguardi - prosegue Molinari -, che vi saranno utili anche negli anni a venire per affacciarvi in maniera critica e consapevole al mondo». E aggiunge: «A voi rivolgo il mio più sincero “in bocca al lupo!”, perché questo primo esame resti nei vostri cuori come un’esperienza bella, ma giustamente impegnativa che vi aprirà alla vita adulta». Sono 36 le commissioni, che da lunedì si sono messe al lavoro. Ne fanno parte tre commissari interni (docenti della classe quinta coinvolta nell’esame) e tre esterni. A loro il compito di testare la preparazione dei candidati di 71 classi.
In attesa dell’arrivo delle tracce della prima prova – sono redatte dallo staff del ministero dell’Istruzione -, sul web è scattato il toto tema. Tra i più gettonati i 40 anni dal rapimento di Aldo Moro e il 70esimo anniversario della Costituzione italiana. Ma c’è anche chi scommette sugli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. Per l’analisi del testo, invece, le voci sono discordanti tra chi prevede un autore conosciuto e studiato durante l’anno e chi propende per uno scrittore o poeta, che non rientra nel programma di italiano. Si pensi ad esempio a Claudio Magris di due anni fa oppure al poeta Caproni del giugno 2017.
Indiscrezioni a parte, peraltro puntualmente smentite all’apertura dei plichi che arrivano per via telematica, i candidati dovranno redigere un elaborato a propria scelta sulla base delle quattro tipologie proposte dal Miur: l’analisi del testo per l’appunto che è la tipologia A, B per il saggio breve o articolo di giornale, la C inerente il tema di carattere storico e infine il tema di attualità di tipologia D. Giovedì 21 giugno si ritorna alla carica per il secondo scritto, prova specifica di ogni indirizzo di studi, per una durata complessiva di sei ore, salva diversa specifica previsione fornita contestualmente all’indicazione della prova.
Dopo una breve pausa lunedì 25 giugno si dovrà sostenere la terza prova, per tutti conosciuta come il quizzone multidisciplinare, che sarà redatto da ogni singola commissione e potrà prevedere domande aperte e a scelta multipla, su un massimo di cinque materie coinvolte. Prima di tirare il fiato, però i maturandi dovranno superare l’ultimo scoglio, il colloquio, la cui data d’inizio sarà decisa dalle commissioni, indicativamente due giorni dopo la terza prova, entro i quali i commissari correggono tutti e tre gli scritti. In ogni caso, il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque.
© RIPRODUZIONE RISERVATA