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Martedì 26 Ottobre 2010
Scatta la cassa integrazione
alla "Betonvilla" di Merate
Scatta la cassa integrazione straordinaria alla "Betonvilla" di Merate. La più importante realtà dell'edilizia presente sul territorio è in crisi: non c'è lavoro per 110 dei 270 dipendenti. È la crisi dell'edilizia che si fa sentire. La "cigs" scatterà a novembre e durerà per 52 settimane
Per mesi l'azienda aveva lamentato l'assenza di commesse, provocata dal blocco dei pubblici appalti e da un patto di stabilità che non permette ai comuni e agli enti pubblici di investire in nuovi cantieri le disponibilità economiche. Finora, la "Betonvilla" aveva affrontato la penuria di lavoro attingendo alle proprie risorse, ma ora l'azienda ha alzato bandiera bianca, perché i costi del personale sono superiori alle entrate. Per due settimane azienda e sindacato hanno discusso dell'apertura di una cassa integrazione straordinaria a zero ore per 110 persone che consentisse una seppur minima tranquillità ai lavoratori coinvolti. Obiettivo raggiunto dal sindacato che ha strappato all'azienda la promessa dell'anticipo delle prime mensilità di cassa integrazione. La cigs scatterà comunque a novembre e l'azienda anticiperà i soldi per i 110 lavoratori coinvolti. La rotazione non potrà essere attivata per tutte le maestranze: gli operai e gli impiegati (soprattutto quelli che si occupano della contabilizzazione degli stati di avanzamento dei lavori), i geometri di cantiere e tutti coloro che hanno direttamente a che fare con il lavoro relativo alle opere infrastrutturali saranno quelli che maggiormente sfrutteranno la cassa integrazione per le prossime 52 settimane. Non saranno coinvolti nella cigs gli addetti al calcestruzzo, alle pompe e alle betoniere.
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