Cronaca / Lecco città
Domenica 20 Novembre 2016
Scabbia, caso sospetto all’Asl
«Noi, ostaggi per ore»
Sei persone costrette a rimanere in attesa. Tra loro anche una donna incinta poi tutti a casa. «Nessuna informazione per poi dirci di andare via»
Se si tratta di scabbia, di un’altra malattia contagiosa, oppure di un falso allarme, al momento non si sa con certezza. Ma per precauzione chi sabato, si è trovato all’interno della sede ex Asl di via Tubi, è stato invitato a non uscire, per non meglio precisati motivi di sicurezza, in attesa di una diagnosi sicura e dell’arrivo di personale esperto.
Un’attesa che si è rivelata lunga, molto lunga, per i sei cittadini chiusi nella sala d’attesa da prima di mezzogiorno. Senza cibo né acqua, e soprattutto senza avere risposte. Fino alle 17, quando è arrivata la conferma della presenza della malattia infettiva e i sei utenti sono stati registrati e invitati a tornare a casa seguendo alcuni consigli.
E’ questa la paradossale situazione che si sono trovate a vivere diverse persone, tra cui anche una donna incinta.
Tutti i dettagli negli ampi servizi su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 20 novembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA