
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 05 Settembre 2016
Saraceno e Romegialli, prime prove
di unione a Morbegno
La novità scolastica: il dirigente unico Costa si sta dividendo tra i due istituti.
Ma al professionale restano dubbi.
Si avvia in questi giorni l’esperienza di accorpamento tra l’istituto tecnico “Pasquale Saraceno”, e il professionale “Gian Pietro Romegialli”. Due istituti, una sola dirigenza, un solo preside e tante nuove linee operative che devono essere stabilite tra le due sedi, per consentire che da questa scelta di economicità e razionalizzazione non si inneschino problemi didattici.
Il dirigente Antonino Costa, nominato preside dei due istituti, venerdì mattina era al Romegialli, in via Cortivacci. «L’impegno – ha annunciato più di una volta Costa – è di trascorrere fisicamente, parte del mio tempo al Saraceno, dove già ero al lavoro, parte al Romegialli. Voglio che ci sia una partecipazione diretta costante alla vita gestionale e alla conduzione di entrambe le scuole». Costa ha anche detto di essere «ai primi passi» e di «avere trovato massima disponibilità sia nel personale docente, sia nel persona Ata».
Intanto, al Romegialli, si dichiara disponibilità verso i nuovi interlocutori, ma non mancano sottolineature e lamentele su come si sia risolta la vicenda che ha portato alla unificazione dei due complessi formativi. «Abbiamo riunito il consiglio mercoledì 31 agosto - ha precisato il presidente del consiglio di istituto Roberto Carlucci Togna - abbiamo chiuso il bilancio, ora devono parlarsi i due presidi, la nostra dirigente, Maria Paola Salomoni, e il preside Costa, dare luogo al definitivo passaggio di consegne». Intanto dal professionale si precisano ancora i dati delle iscrizioni.
«A quanto si apprende, e fatte salve le verifiche di avvio anno - si è ancora sottolineato -, le iscrizioni all’anno scolastico 2016-2017 per l’Ipsia Romegialli sono 406. La soglia numerica di allievi per avere diritto a mantenere la totale autonomia scolastica erano i 400 studenti e sembra che questa soglia sia stata superata. E quindi si ritorna a dire, che forse, non bisognava avere fretta nel procedere all’accorpamento. Il Romegialli aveva il nuovo corso di produzioni sartoriali, quindi era potenziato il piano formativo. Si stava procedendo con una nuova fase didattica, avevamo chiesto che non si prendessero decisioni radicali, ma si aspettasse l’assestamento dei numeri. La “politica” - è stato chiarito dal referente di istituto - ha deciso altrimenti. Vedremo in futuro, ricordiamo che in provincia diverse altre scuole che non avevano i 400 iscritti, hanno mantenuto comunque la propria autonomia. Ci domandiamo perché si sia proceduto in questo senso qui». L’attesa è comunque tutta all’incontro e al “fraseggio” tra i due dirigenti. «Ad ogni modo, massima disponibilità - spiega ancora Carlucci Togna - l’importante è garantire il meglio agli studenti».
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