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Martedì 13 Settembre 2011
Santa Maria Hoè: intesa Bessel
adesso il sigillo del ministero
È fissata a martedì 20 la riunione al ministero per lo Sviluppo economico, che servirà a definire gli ultimi dettagli del piano di salvataggio Bessel Candy di Santa maria Hoè, elaborato dalle parti sociali.
Le parti si incontreranno con Gianpietro Castano, dirigente del ministero, ed esporranno il piano che prevede una chiusura morbida dello stabilimento di Santa Maria Hoè, che occupa 198 lavoratori.
«Sarà l'incontro decisivo per la firma dell'accordo - spiega Diego Riva, segretario della Fiom Cgil - che prevede un cocktail di ammortizzatori sociali (cigo, cigs e contratto di solidarietà) per i prossimi cinque anni. La speranza è che mantenendo la totale occupazione per tutto questo periodo di tempo, qualcosa possa cambiare e una possibile ripresa economica possa garantire continuità occupazionale per tutte le maestranze».
Secondo l'intesa, i contratti di solidarietà dureranno 24 mesi e scatteranno dal primo gennaio 2012 sui due poli produttivi di Santa Maria Hoè e Brugherio (dove si trova la sede di Candy) e comporteranno la riduzione dell'orario al 40% per ciascun lavoratore. Quindi, ogni contratto di solidarietà riguarderà due persone e mezzo. La retribuzione per la solidarietà arriverà attorno al 90% dello stipendio pieno: di cui il 40% a carico dell'azienda.
Sessanta lavoratori si spartiranno 25 contratti di solidarietà e rimarranno a lavorare per i prossimi due anni allo stabilimento Bessel di Santa Maria Hoè, che quindi non chiuderà fino al 31 dicembre 2013. Nei prossimi mesi saranno invece utilizzati ammortizzatori sociali standard (la cassa integrazione straordinaria e quella ordinaria) e fino al primo novembre 2011 proseguirà l'intera produzione di lavastoviglie, mentre fino al 31 dicembre 2011 continuerà la produzione di lavastoviglie Acquamatic. Da gennaio, allo stabilimento di Brugherio, avverrà un ampliamento della produzione di lavatrici, consentendo a circa 130 dipendenti della Bessel di trasferirsi in questa sede lavorativa, che si trova a trenta chilometri di distanza dall'altra.
A distanza di un anno dall'avvio del contratto di solidarietà, cioè a gennaio 2013, si svolgerà un incontro di verifica tra le parti per verificare la possibilità di estendere ulteriormente il contratto, passando così da due a tre annualità. Se ciò non fosse possibile, per motivi aziendali o normativi, allora si darà avvio a un percorso di cassa integrazione straordinaria di un anno che potrà essere esteso a un altro anno se il 60% degli ex dipendenti Bessel avrà trovato una nuova occupazione. Al termine dei due anni sarà avviata la mobilità. Quindi, grazie a un mix di ammortizzatori sociali, tutti i lavoratori continueranno a percepire uno stipendio per circa cinque anni.
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