
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 03 Aprile 2017
Sanità di montagna, la riorganizzazione è realtà
Quello dell’Agenzia di tutela della salute aveva già avuto il via libera, a portare l’ok della giunta al Piano di organizzazione strategica dell’Azienda socio sanitaria territoriale è stato l’assessore al Welfare Giulio Gallera in persona nella sua trasferta valtellinese.
«In giunta abbiamo approvato il Poas e un pacchetto di misure per la sanità di montagna» ha esordito nella sede dell’Ats della montagna davanti ai direttori generali di Ats e Asst Maria Beatrice Stasi e Giusy Panizzoli, a quello di Areu Alberto Zoli e agli amministratori locali guidati dal presidente della conferenza dei sindaci Alcide Molteni e da quello della Provincia Luca Della BItta.
«La Regione ha messo in campo per la sanità di montagna un’articolata ed efficace risposta ai bisogni di un territorio che ha specificità particolari e necessitava di un’attenzione puntuale rispetto ad altri» ha detto Gallera.
«Per far fronte a una delle problematiche più sentite nell’area della montagna - ha spiegato l’assessore - che riguarda il reclutamento di personale medico, abbiamo deciso di stanziare 200.000 euro all’anno per incentivare le neo assunzioni».
«Nessuno vuole depauperare l’ospedale di Sondalo - ha sottolineato il titolare regionale della Sanità - all’interno del presidio rimarranno la struttura complessa e la struttura semplice esistenti di Neurochirurgia con le funzioni attualmente in essere».
Per quanto Morbegno attraverso la realizzazione del Pot verranno aumentati i posti letto e saranno incrementate le attività ambulatoriali e quelle strettamente collegate alle politiche della presa in carico dei pazienti cronici, in attuazione della riforma sanitaria. Confermata l’apertura continua del punto di primo intervento, nel quale opererà il personale medico della Asst, e sarà attivata una cabina di monitoraggio. «Nel giugno del 2018 tracceremo un bilancio per valutare e verificare se il servizio deve rimanere tale o se si deve intervenire diversamente» ha detto Gallera.
Infine per quanto riguarda il Punto nascite di Chiavenna la Regione confida in una risposta positiva del Ministero sul progetto articolato già presentato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA