Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 01 Dicembre 2017
Samolaco, l’asilo nido riparte da Kairos
Ma i genitori contestano il cambio
Intanto le educatrici della cooperativa Alba rimaste senza lavoro si sono rivolte ai sindacati per tutelarsi.
L’asilo nido di Samolaco è salvo, ma il passaggio dalla cooperativa Alba alla Kairos non sarà indolore. Ha rischiato grosso il servizio nato una decina di anni fa su iniziativa del Comune di Samolaco. L’ente locale è stato costretto a varare un nuovo bando per l’affidamento del servizio ad anno abbondantemente iniziato, dopo alcune stagioni in cui si era proceduto con delle proroghe ad Alba, che alla fine ha deciso di non partecipare al bando. Fortunatamente un soggetto disponibile ad assumere l’incarico è stato trovato.
Non tutto, però, è andato liscio. Da oggi i bambini avranno nuove educatrici ad accudirli e la cosa non è stata presa benissimo dai genitori. Passaggio non indolore nemmeno per le lavoratrici, comunque. La legge prevede che i lavoratori vengano riassorbiti dal nuovo appaltatore, ma per il caso samolichese non sarà così. La Kairos, che già gestisce l’asilo nido di Nuova Olonio, ha in organico educatrici per coprire il servizio samolichese con un contratto di lavoro diverso. Non quello delle cooperative ma l’Aninsei, quello delle educatrici di asilo nido. Per le educatrici di Alba, tre con contratto a tempo indeterminato e tre temporanee, si profilano problemi occupazionali.
Gli animi a Samolaco sono parecchio caldi. Un nutrito gruppo di genitori ha sottoscritto una dura lettera inviata in comune: «Abbiamo appreso, e non da canali ufficiali che tuttora tacciono, come, il personale che opera e lavora all’asilo nido di Somaggia cambierà pressoché integralmente. In qualità di genitori riteniamo irrinunciabile evidenziare l’assurdità di tale determinazione, adottata senza alcun preavviso e con i nostri figli che si ritrovano davanti emeriti sconosciuti. Si tratta di un comportamento intollerabile. Chiediamo che ci vengano forniti chiarimenti su quanto sta accadendo».
Le educatrici di Alba, dal canto loro, sembrano determinate a non cedere e si sono già rivolte ad un legale e alle organizzazioni sindacali. Ieri è comparso anche un manifesto firmato dalle sei educatrici: «Dopo 9 anni, circa 200 bambini, il nostro nido finisce oggi! Da tre anni è scaduta la gara d’appalto. Da tre anni aspettiamo che venga rinnovata dal Comune di Samolaco e solo a novembre è stato fatto. Risultato: la gara d’appalto non ha previsto la riassunzione del personale e dal 1 dicembre vi dobbiamo salutare. In bocca al lupo alla nuova gestione».
Il sindaco di Samolaco, Michele Rossi, respinge ogni addebito: «Oggi gli uffici sono chiusi e non ho avuto modo di leggere la lettera dei genitori. Voglio rassicurarli del fatto che per un periodo ci sarà un affiancamento con parte del personale di Alba e, quindi, il cambiamento sarà progressivo e che è intenzione della nuova cooperativa di assumere l’attuale coordinatrice. Per quanto riguarda le lavoratrici, siamo dispiaciuti ma il nostro dovere era garantire che il servizio rimanesse. Con rammarico abbiamo appreso della decisione di Alba di non presentarsi all’appalto. Mi risulta che almeno in parte questa decisione sia dovuta a qualche problema che si era manifestato nell’ultimo periodo proprio con dipendenti».
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