Cronaca / Valchiavenna
Sabato 11 Ottobre 2014
Samolaco, insulti razzisti
Campo da calcio squalificato
Nel corso del match tra Valchiavenna e Piateda disputato sul campo di Samolaco alcuni tifosi locali avrebbero apostrofato con frasi ingiuriose a sfondo razzista un calciatore
Bruttissimo episodio a sfondo razzista nel campionato provinciale Juniores.
Nel corso del match tra Valchiavenna e Piateda disputato sul campo di Samolaco, infatti, stando a quanto riportato sul referto arbitrale, alcuni tifosi locali avrebbero apostrofato con frasi ingiuriose a sfondo razzista un calciatore della squadra ospite, di origine africana. Questi episodi si sarebbero ripetuti lungo l’arco del secondo tempo, tanto che sono stati perfettamente percepiti dal direttore di gara che ha riportato quanto accaduto nel suo referto: il giudice sportivo ha così deciso di squalificare per una giornata il campo della società della Valle del Mera.
Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi del genere sui campi del calcio dilettantistico (e, fatto ancora più grave, giovanile) della provincia di Sondrio: basti ricordare che nella passata stagione era stata la Chiavennese a dover giocare un turno casalingo del campionato regionale Juniores di fascia B a porte chiuse per presunte frasi razziste rivolte a un giocatore dell’Arcadia Dolzago.
Se si pensa poi che nei campionati giovanili spesso gli spettatori sono quasi esclusivamente amici o parenti dei ragazzi in campo (anche se nel caso specifico non si escludono responsabilità di persone “di passaggio”, vista la particolare struttura del campo di Samolaco), il fatto assume contorni ancor più preoccupanti. Il presidente del Valchiavenna Mattia Pedroncelli, saputo del provvedimento subìto dalla sua società, si dissocia da quanto accaduto: «Naturalmente stigmatizziamo ogni comportamento di discriminazione o razzismo. Io non c’ero alla partita e quindi sentirò tutti per capire quello che è realmente successo. Per il momento non posso che fidarmi di quanto ha scritto l’arbitro e della sua buona fede».
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