Salone delle calzature. Eccellenza in mostra alla fiera “Micam”

Milano Oltre mille marchi in esposizione da oggi. E il Calzaturificio Brunate lancia una nuova tomaia. Sarà realizzata con fibre di legno e gli scarti delle mele

Una speciale tomaia realizzata con materiale che recupera le fibre del legno e gli scarti delle mele: è una delle innovazioni in tema sostenibilità presentate da Calzaturificio Brunate che si vedranno al Micam Milano, salone del settore calzaturiero che apre oggi a Fieramilano Rho con oltre mille brand che metteranno in mostra una scelta selezionata delle produzioni italiane e internazionali. Un inedito Made in Italy che si evolve con le nuove richieste del mercato in termini di riduzione dell’impatto ambientale è stata la scelta dell’azienda comasca.

«Presenteremo una linea di calzature sostenibili realizzate con materiali sviluppati da aziende specilizzate italiane. Le tomaie realizzate con scarti di cellulosa recuperano residui del legno e di mele del Trentino». Sara Galli, presidente del Calzaturificio Brunate e cotitolare della storica azienda con la famiglia, è ottimista riguardo il prossimo appuntamento in fiera : «Abbiamo buone aspettative perché riceviamo riscontri positivi da diversi clienti. In molti tornano alla manifestazione dopo qualche anno di assenza. Dovrebbe quindi aprirsi una discreta stagione con ordini vicini a quelli pre covid».

Micam Milano, salone internazionale della calzatura, si tiene da oggi al 20 settembre ed è alla sua 96esima edizione.

I marchi presenti sono 1024 di cui 520 italiani e 504 internazionali provenienti da oltre 30 nazioni. Tre le aziende lariane, oltre a Calzaturificio Brunate, anche Bagolo e Kassiopea.

Le attese sono alte dopo il primo semestre di quest’anno che si è chiuso in positivo ma con più di un’ombra sull’evoluzione futura, secondo l’analisi del Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, con una crescita del fatturato (+7,4%) e dell’export (+10,2%). Sono però le quantità a dare scegnali meno positivi: -6,8% quelle esportate e -5,7% quelle realizzate (secondo l’indice Istat della produzione industriale). Battuta d’arresto in maggio e giugno per gli acquisti delle famiglie, con una prima metà dell’anno su ritmi molto blandi (-1,2% in spesa e -3,4% in volume).

Attese molto caute, infine, per la seconda parte dell’anno, visto il clima di incertezza generale e la debolezza di molte economie mondiali. Gli operatori si attendono in media nel terzo trimestre un fatturato in calo sull’analogo periodo dell’anno precedente (-2,8%), per la prima volta dopo la ripartenza post-pandemia.

«Micam guida la ripresa del settore calzaturiero nazionale e gioca un ruolo chiave per l’affermazione delle nostre aziende che hanno bisogno del supporto fieristico per affermarsi e svilupparsi nei mercati internazionali – ha spiegato la presidente del salone Giovanna Ceolini - auspico che la manifestazione possa ancora una volta confermarsi quale insostituibile occasione di business e volano di un comparto dalla grande rilevanza in termini economici ed occupazionali. Con oltre 3.700 aziende e più di 72.000 addetti questo segmento produttivo è uno dei pilastri assoluti del sistema moda. Come da tradizione inoltre ricordo che Micam è un faro acceso sulle nuove tendenze a partire dalla sostenibilità che non è più un trend di breve periodo ma un fattore chiave nelle decisioni d’acquisto del cliente. Un paradigma che, insieme alla digitalizzazione, sta trasformando l’industria calzaturiera accompagnandola nel futuro».

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