Economia / Lecco città
Lunedì 30 Dicembre 2024
Saldi al via il 4 gennaio,
ma ci sono già i primi ribassi
Archiviato Natale si guarda giù ai saldi di fine stagione in pieno inverno. E c’è chi ha proprio rimandato al 4 gennaio, primo giorno di ribassi, l’acquisto di quei capi in più, non necessari ma che servono a rinnovare l’armadio. Acquisti come il cappotto classico, il maglione di cachemire, ma anche una borsa o un paio di stivali, e sia chiaro non sono solo le donne ad attendere i ribassi, perché anche molti uomini rimandano ai saldi parte dello shopping.
Sulla carta la data di inizio è il giorno prima dell’Epifania, nella realtà già negli ultimi giorni dell’anno partiranno i primi sconti ufficiosi ma comunque con un taglio del prezzo. Nelle vetrine merce invernale ce n’è ancora, non si troveranno tutti i colori e tutte le taglie, ma l’assortimento è ancora ricco. L’unico modo che hanno i commercianti per non incappare in sanzioni è quello di evitare la parola saldo, basta non esporre locandine, cartelli o vetrofania indicanti “merce in saldo” e il gioco è fatto. E se fino a qualche anno fa erano le catene della grande distribuzione ad abbassare i prezzi per primi, ora sono i commercianti al dettaglio a giocare d’anticipo per evitare che i colossi del commercio i clienti. C’è chi fa lo sconto ai clienti con la carta fedeltà, che si ottiene velocemente dando i propri dati.
C’è chi grazie ad un lungo elenco di email o di numeri di telefono raccolti negli anni, invia ai clienti un messaggio di invito in negozio dove poter provare delle occasioni scontate. Nella maggior parte dei casi è sufficiente entrare nei negozi a dare un’occhiata per capire se il prezzo è già ridotto o meno. Saldi che permettono di togliersi qualche sfizio, per fare un esempio pratico un cappotto da 400 euro con lo sconto del 30% si paga 280 euro con un risparmio di 120 euro. Attenzione alle regole: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, in questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la sostituzione o la restituzione del prezzo pagato. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante, e sui cartellini vanno indicati il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo in saldo.
Un tempo i saldi si facevano a fine stagione, ora invece arrivano subito dopo lo shopping di Natale, tanto che i commercianti non fanno più i bilanci dopo le festività ma rimandano alla fine dei saldi che durano sessanta giorni. Come sempre sono le prime due settimane quelle clou per le vendite in saldo, poi pian piano l’interesse va diminuendo. Altro fattore importante è il clima, se fa freddo i saldi corrono perché la gente acquista ancora capi invernali, se invece inizi ad affacciarsi la primavera cappotti e stivali diventano meno interessanti. P.
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