Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 14 Dicembre 2017
Rogo sul treno, ora è allarme: «Vogliamo risposte da Trenord»
Cgil sul piede di guerra per l’incendio in stazione a Milano. «Andremo dal prefetto: se accadesse in galleria sarebbe un disastro»
«Un incendio in galleria lungo la Colico-Lecco avrebbe conseguenze devastanti: andremo dal prefetto per chiedere spiegazioni a Trenord». Il rogo che sabato ha devastato un vagone – fortunatamente vuoto – di un treno per Sondrio alla stazione di Milano centrale è stato domato con rapidità dai vigili del fuoco, ma non si spengono le polemiche. Giorgio Nana, segretario dei ferrovieri della Cgil di Sondrio, mette al centro dell’attenzione la questione della sicurezza.
«Per prima cosa bisogna avere corrette informazioni sulle reali cause dell’incendio», premette Nana. Secondo quanto emerso sabato, l’attenzione degli inquirenti si concentra su un quadro elettrico dal quale potrebbe essere partito tutto, anche se Trenord non esclude cause colpose o dolose. L’obiettivo del sindacalista valtellinese è conoscere i risultati delle indagini che vedono impegnata la Polfer di Milano.
«Conosciamo bene l’attenzione e la sensibilità della Prefettura nei confronti di queste tematiche, quindi puntiamo sulla collaborazione della rappresentanza territoriale del governo. Stavolta non parliamo soltanto di disagi o ritardi: le conseguenze di un incendio con il treno in corsa sono purtroppo facilmente immaginabili. Bisogna sapere cosa ha determinato questo rogo in un treno vecchio, sul quale serve manutenzione regolare e per il quale non guasterebbe il pensionamento. Non si può continuare a negare l’evidenza». La notizia del fuoco che ha distrutto una carrozza del treno per Tirano sabato ha trovato ampio spazio sulla stampa nazionale, anche grazie a video e immagini.
«Non si tratta di una bella pubblicità per il nostro turismo, anche perché siamo nel pieno della stagione sciistica. Mi chiedo anche se ci saranno prese di posizione dalla politica e dalle istituzioni locali su questo aspetto che unisce sicurezza e un’immagine negativa per la Valtellina».
Mentre si discute di traforo ferroviario dello Stelvio e di raddoppio delle gallerie ferroviarie della Lecco-Colico, la realtà attuale è ben più complicata. «Anziché parlare di progetti quantomeno lontani nel tempo e dedicare risorse a studi costosi, bisognerebbe concentrare i pochi fondi a disposizione sugli aspetti concreti che riguardano la popolazione della provincia di Sondrio e i turisti - conclude Nana -. Basti pensare ai milioni di chilometri percorsi da alcuni convogli delle nostre linee e alle condizioni delle gallerie sulla statale 36».
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