Rogeno: un comitato
contro l'antenna

Cittadini contro l'antenna dei telefonini: è nato il «Comitato per la tutela della salute e la salvaguardia del territorio»; ha sede in via Don Minzoni 28, nelle vicinanze dell'area pubblica sulla quale il Comune ha dato il benestare al ripetitore.

ROGENO - Cittadini contro l'antenna dei telefonini: è nato il «Comitato per la tutela della salute e la salvaguardia del territorio»; ha sede in via Don Minzoni 28, nelle vicinanze dell'area pubblica sulla quale il Comune ha dato il benestare al ripetitore.

«Il comitato - si presenta - ha lo scopo di evitare l'installazione di qualsiasi apparato che possa provocare danni alla salute e degrado ambientale; in generale, intende esercitare prevenzione e controllo su qualsiasi forma d'inquinamento». Il suo primo fronte sarà però proprio l'antenna: ha scritto al «Parco Valle Lambro» entro cui ricade il terreno, e alla soprintendenza per i Beni architettonici; ha avviato una petizione.

«L'amministrazione comunale - riepiloga - lo scorso 21 dicembre ha approvato uno schema di contratto per l'installazione dell'antenna di telefonia mobile con la società H3G, ma il terreno che intende affittarle è destinato a parco pubblico e ha rilevante importanza paesaggistica». Il Comitato ha perciò scritto, lo scorso 27 febbraio, anche al Comune «tuttora senza risposta»: chiede appunto «la revoca della delibera di giunta del 21 dicembre, la convocazione di un'assemblea pubblica per informare la popolazione sul piano di governo del territorio dove l'installazione viene ammessa», assemblea che - secondo l'amministrazione - c'è già stata ma il cui oggetto era genericamente la valutazione ambientale strategica su tutto il piano. «La popolazione - conferma il comitato dei residenti - non era a conoscenza di questa specifica problematica e della possibilità d'installazione delle antenne mentre - rivela - nel piano sono state individuate ben 16 zone: dunque, la questione non è limitata a una sola area del paese».

C'è dell'altro: per il comitato «il Comune non ha tenuto conto del parere espresso dal direttore dell'agenzia regionale per l'ambiente, dipartimento Arpa di Lecco: la dottoressa Vanda Berna chiaramente richiama la legge secondo cui i Comuni devono individuare aree per l'installazione degli impianti di telecomunicazione, ma precisa: "La legge stessa sottolinea che è comunque vietata in corrispondenza di edifici scolastici, parchi gioco, strutture similari e pertinenze che ospitano soggetti minorenni. Nelle vicinanze di via Don Minzoni - rimarca il comitato - sono presenti: la scuola elementare, un consistente nucleo abitativo e l'area stessa è destinata a parco pubblico». 

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