Società e Costume
Mercoledì 16 Febbraio 2011
Rivivrà una birra di ben 200 anni
Viene dagli abissi, ma non piacerà
Trovata in un relitto affondato dopo il 1800 nel Bar Baltico insieme a 145 bottiglie di champagne, sarà riprodotta una birra ormai scomparsa. Esperti finlandesi la stanno esaminando per riprodurne il gusto. Però potrebbe non essere adeguata ai gusti di oggi
Un gruppo di esperti finlandesi ha infatti deciso a far "rivivere" la birra più antica del mondo, trovata insieme ad un carico di champagne in una cassa affondata nel Mar Baltico insieme alla nave che li trasportava, tra il 1800 e il 1830. Il relitto, naufragato mentre viaggiava tra Copenaghen e San Pietroburgo, fu portato alla luce nel luglio del 2010 nei pressi alle isole Aland, e oltre a un carico d'eccezione - ben 145 bottiglie di champagne, tra Veuve Cliquot e Juglar, compresa quella che è considerata la più antica mai rinvenuta - ne conteneva una di birra che si aprì appena affiorata dalle acque.
Adesso gli esperti del Technical Research Centre of Finland hanno avuto il mandato di analizzare gusto e composizione chimica per tentare di riprodurre l'antico nettare di luppolo.
La birra, spiegano cinque degustatori professionisti, ha "un sapore antico" anche se con "qualche nota di acidità", forse per via di una permanenza subacquea non proprio ideale. Per far tornare l'"archeo-birra" sugli scaffali, i ricercatori stanno analizzando i lieviti e batteri presenti nel liquido alla ricerca di tracce di vita o di gemelli genetici tra i fermenti utilizzati oggi.
Un successo, anche commerciale, dunque si prepara? Se tornasse in vendita il successo sarebbe garantito? Non ècosì sicuro e automatico. Lo ammette Annika Wilhelmson, "il gusto di 200 anni fa potrebbe non soddisfare i palati dei consumatori moderni".
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