Cronaca / Lecco città
Venerdì 02 Ottobre 2015
Riva Acciaio: «Annone chiude
Non ci sono spazi per ripartire»
La dirigenza ha spiegato i motivi per cui viene cessata l’attività
La Uilm: «Continuiamo a credere in un rilancio con un altro imprenditore»
Lo stabilimento di Annone della Riva Acciaio, specializzato nella produzione di rete elettro saldata per l’edilizia ha accusato più di altri la crisi, e non si prevedono miglioramenti che consentano di proseguire l’attività.
L’analisi è stata presentata dalla dirigenza del gruppo Riva Acciaio durante l’incontro con i sindacati dei metalmeccanici (Fim-Fiom e Uilm) tenuto ieri al ministero della Sviluppo economico
Spiega Enrico Azzaro, segretario della Uilm di Lecco: « Come sindacato, abbiamo chiesto che, durante la vigenza degli ammortizzatori sociali, la società ci informi in tempo reale di eventuali contatti e interessamenti per l’area di Annone, poiché le difficoltà di ricollocazione dei lavoratori, è auspicabile la cessione di tutto il sito ad un soggetto industriale. Abbiamo ribadito alla proprietà - prosegue Azzaro - che il comune di Annone si è reso disponibile a favorire un nuovo compratore attraverso un intervento sulla tassazione in cambio di una ricollocazione dei lavoratori».
Su possibili voci di compratori, il gruppo Riva Acciaio ha comunicato che non vi sono state offerte e comunque non è sua intenzione non fare speculazione. Come informa il sindacato, il gruppo Riva ha confermato al ministero che il sindacato lecchese sarà aggiornato su possibili evoluzioni che potranno riguardare l’unità di Annone.
«Adesso - sottolinea il numero uno della Uilm di Lecco - occorre attrezzarsi attraverso un coordinamento tra i vari stabilimenti per avere evidenza del piano industriale. Per quanto riguarda Annone, pur di fronte alla chiusura decisa dalla proprietà, abbiamo davanti tutta la vigenza degli ammortizzatori sociali per lavorare per trovare un imprenditore che abbia voglia di investire. Visto che ad Annone ci sono lavoratori seri e professionali che non aspettano solo il rilancio produttivo. Per quanto riguarda gli aspetti più generali Riva ha comunicato al rappresentate del Governo che nonostante le avversità che ha subito la società, la stessa intende rimanere in Italia e non dismettere».
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