Riunione dopo gli ultimi casi di violenza

Deciso piano di sorveglianza straordinario

In futuro – speriamo prossimo - i guai dei treni saranno risolti, intanto c’è ancora molto da fare. A cominciare dalla sicurezza, come dimostrano i recenti episodi di violenza che hanno visto interessati i lavoratori di Trenord, vittime di violenza da parte di passeggeri, come nel caso del capotreno aggredito la scorsa settimana.

Nel corso di una riunione che si è svolta in Prefettura ieri, Trenord, Rfi, istituzioni e forze dell’ordine hanno programmato un piano di sorveglianza straordinaria che interesserà non solo i treni, ma anche le stazioni. Si opererà tenendo conto dei luoghi e degli orari a rischio, con un potenziamento della vigilanza sulle banchine e negli edifici.

Ma le mosse della Regione non convincono tutti, come dimostrano le parole del consigliere regionale del Partito democratico Luca Gaffuri: «Questa è un’operazione di fine stagione con pochi soldi veri e una notevole ipoteca sugli investimenti dei prossimi quindici anni. Se la Regione si fosse resa conto a inizio legislatura e non a pochi mesi dal voto dell’emergenza dei treni lombardi, che sono vecchi e inefficienti, oggi i pendolari apprezzerebbero la differenza».

«Tutto ciò è possibile – è invece il punto di vista dell’assessore Massimo Garavaglia -, perché in Regione Lombardia i conti sono più che solidi. Lo dice non solo la Corte dei Conti, ma anche l’agenzia Moody’s che ci assegna un rating migliore di quello dell’Italia. Come Regione abbiamo incrementato dell’80 per cento gli investimenti rispetto al 2013, con questa operazione cresciamo ancora e diamo una risposta definitiva e strutturale a questo problema. Questa è una scelta politica: ridurre la spesa di funzionamento per aumentare quella di investimento».