Ritardo di 82 minuti, ma Trenord spiega: «Guasti sulla linea»

Disservizi Una universitaria morbegnese e sua madre martedì hanno perso appuntamenti fissati a Milano. E l’azienda ferroviaria ha addossato la colpa a Rfi

«La ringraziamo innanzitutto per averci contattati e ci scusiamo per quanto segnalato in riferimento al treno 2817 di oggi 3 settembre». Inizia così la mail che Trenord, con grande tempismo, ha trasmesso martedì a una universitaria morbegnese che chiedeva il rimborso del biglietto suo e della madre per il maxi-ritardo («Continue soste, anche prima di Monza, per concludere il viaggio con 82 minuti di ritardo», ha dichiarato la giovane) che il loro treno ha accumulato per raggiungere Milano. Con questi risultati la mamma, che aveva prenotato da tempo una visita ospedaliera nel capoluogo lombardo, ha perso l’appuntamento, mentre la ragazza che aveva da sbrigare alcune pratiche all’Università in vista dell’imminente tesi di laurea c’è riuscita solo in parte, grazie alla sensibilità di un’impiegata che avrebbe terminato il servizio da lì a pochissimo.

E pensare che la mattina, anzichè salire alla stazione di Morbegno, per evitare il rischio di restare appiedate già all’inizio dal servizio bus sostitutivo, si sono fatte accompagnare allo scalo ferroviario di Colico. Dove l’attesa sulla banchina, prima della partenza, è stata molto lunga.

«Siamo a informarla che, stamani - spiega ancora Trenord, che non rimborsa - a causa di due guasti agli impianti (operati dalla società Rfi -Rete ferroviaria italiana) a Dervio e tra Arcore e Monza, la circolazione dei convogli che vi effettuano servizio o vi transitano ha subìto ritardi e rimodulazioni. In questi casi, poiché per la ripresa della circolazione è necessario che il competente gestore Rfi effettui le verifiche del caso e, se necessario, invii i propri tecnici sul posto, Trenord e i propri equipaggi non possono che attenersi alle decisioni di circolazione di Rfi».

Infine, la società pubblica lombarda, che assicura quello che dovrebbe essere un servizio della futura “Ferrovia olimpica” per l’evento internazionale dell’inverno 2026, conclude la nota affermando che «il nostro primo obiettivo, pertanto, in accordo con Rfi, è quello di informare tempestivamente la clientela, sia tramite l’equipaggio sia invitando a collegarsi al nostro sito, nella sezione “circolazione in tempo reale”, o a consultare l’App, profilandosi e selezionando i treni, le stazioni o le linee di proprio interesse. Confidando di aver fatto maggior chiarezza, l’occasione ci è gradita per salutarla cordialmente”.

Numerosi viaggiatori della linea, interrotta da mesi nel tratto Colico-Tirano anche quest’estate per lavori di miglioramento in corso, si domandano ogni giorno come sia possibile che si debba di continuo essere costretti a convivere con queste continue criticità (sono segnalati sovente, inoltre, carenze e mancate fermate alle stazioni dei bus sostitutivi, bus stracolmi e di numero non sufficiente al trasporto dei clienti) che rappresentano un pessimo biglietto da visita per la turistica Valtellina. Di puntuale, qui, ci sono solo i ritardi.

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