Ritardi, guasti e una cancellazione
Giornate da dimenticare sui treni
Ieri il convoglio delle 18,20 non è partito a causa di un guasto in sede di deposito, problemi anche questa mattina.
Ritardi, guasti e una cancellazione. Per la linea ferroviaria Milano-Tirano quella di ieri è stata un’altra giornata da dimenticare. E anche questa mattina i problemi non sono mancati. Alcune segnalazioni di ritardo sono circolate già nel primo pomeriggio di ieri sulla tratta Lecco-Sondrio, dove il treno delle 15,15 dalla città del lago è partito con circa mezzora di ritardo.
Ma il peggio, a quell’ora, doveva ancora arrivare. Nel tardo pomeriggio si sono susseguiti altri disagi con conseguenze ancora peggiori. Il convoglio da Milano a Sondrio delle 17,20 è partito con un quarto d’ora di ritardo – quindici minuti che in caso di coincidenze non sono pochi – e quello delle 18,20 non è stato effettuato a causa di un guasto al treno riscontrato – sono le parole diffuse da Trenord – in sede di deposito. C’è voluta un’ora di attesa per un’alternativa, quella delle 19,20. Sessanta minuti di disagi per tutti, ancora più pesanti per i viaggiatori diretti nelle valli laterali di montagna.
Per molti si è ripetuta la consueta serie di telefonate ad amici e parenti per farsi venire a prendere dopo aver perso il pullman. Anche il treno 2574 delle 18,43 dalla Centrale a Lecco è partito con mezzora circa di ritardo per un guasto al treno verificatosi in sede di deposito. Le conseguenze sono state rilevanti anche in termini di affollamento. Visto che i passeggeri di due treni per la Valtellina sono stati costretti a viaggiare su uno solo, gli spazi si sono ridotti in modo rilevante. Nei corridoi moltissime persone sono rimaste in piedi e non si può certo viaggiare di viaggio piacevole.
Dopo le proteste dei pendolari, del sindacato e del prefetto, per le ferrovie valtellinesi c’è ancora da lavorare. Anche se in molti casi, soprattutto quando si viaggia sui Coradia, la situazione è incoraggiante, di fronte a giornate come quella di ieri non si può proprio parlare di disagi eccezionali.
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