Ristoratori valtellinesi, qualità per le Olimpiadi

Traguardo olimpico sempre più vicino, anche i ristoratori valtellinesi vogliono farsi trovare pronti all’appuntamento puntando sulla qualità dei prodotti del territorio, sui sapori e le bellezze uniche che la Valtellina è in grado di offrire. Idee chiare per il nuovo direttivo dell’Gruppo Ristoratori attivo all’interno dell’Unione Commercio e Turismo della provincia di Sondrio.

Puntare sulla qualità ed esaltare il legame con il territorio sono infatti le due linee direttrici sulle quali intende muoversi il nuovo presidente Mauro Gianola del ristorante “Il Poggio” di Poggiridenti che succede a Gianluca Bassola del ristorante “Trippi” di Montagna. Mentre Daniele Fancoli del ristorante “Da Silvio” di Chiuro è il nuovo vicepresidente.

Nel corso dell’assemblea elettiva, convocata nei giorni scorsi per il rinnovo delle cariche per il prossimo quinquennio è stato definito anche il nuovo consiglio direttivo che affiancherà presidente e vice nel loro impegno. Ne fanno parte Antonio Tonola del ristorante “Lanterna Verde” di Villa di Chiavenna, Gianni Testini del ristoro “Castel Grumello” di Montagna, Gianpiero Reghenzani del ristorante “San Pietro” di Teglio, Domenico Muti del ristorante “Firenze” di Aprica, Luca Galli dell’“Hotel Galli” di Livigno, Luca Cantoni del ristorante “Fracia” di Teglio, Pietro Pedrazzoli del ristorante “Cà d’Otello” di Tresivio e Stefano Rossi del ristorante “Parravicini” di Tirano.

Durante l’assemblea, dopo aver ringraziato i colleghi per l’importante incarico che hanno deciso di affidargli, il neo presidente ha fatto il punto della situazione spingendosi con lo sguardo al 2026. «Sono orgoglioso dell’incarico – ha detto Gianola – e sono pronto a dare il mio contributo all’interno del Gruppo Ristoratori che può contare su una squadra motivata e affiatata».

Il settore della ristorazione, ha assicurato, vuole rivestire sempre di più il ruolo di ambasciatore della provincia di Sondrio. «Siamo molto sensibili alla valorizzazione dei prodotti tipici - spiega il numero uno dei ristoratori associati all’Unione - e crediamo che, proprio grazie ai nostri sapori, si possa meglio comprendere l’unicità del territorio in cui viviamo: basti anche solo pensare ai terrazzamenti che sono la base su cui poggia il settore vitivinicolo valtellinese».

A meno di 600 giorni dall’apertura dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026, vetrina mondiale per la Valtellina, è impossibile non pensare a quel traguardo: «Vogliamo farci trovare pronti e cogliere questa opportunità irripetibile» conclude Gianola.

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