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Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 20 Novembre 2013
Risparmio milionario
per il ponte sul Frodolfo
Arbitrato con la ditta che aveva realizzato l’opera - La richiesta era pari a un milione e 800mila euro - Il sindaco di Valfurva: «Dimostrato l’accordo per la gestione»
Il comune di Valfurva ha vinto l’arbitrato nei confronti della società Cusini Edile Costruzioni S.r.l, la capogruppo dell’associazione temporanea di imprese che si è occupata della realizzazione del tanto chiacchierato ponte sul torrente Frodolfo a Santa Caterina Valfurva. Un’opera realizzata per i Mondiali di sci del 2005, necessaria per “l’ampliamento della pista” per poter effettuare le gare secondo i parametri dettati dalla Fis.
Se detta così la notizia potrebbe non destare particolare attenzione, tradotta in soldoni significa 1,8 milioni di euro risparmiati per le casse comunali. Perché la ditta nell’aprile dello scorso anno, contestando la presenza di crediti in relazione al contratto relativo all’opera, aveva rivendicato il pagamento del canone di concessione relativo al ponte pari a 60.000 euro annui per trent’anni.
Da sottolineare che la Cusini Edile Costruzioni era mandataria del gruppo formato da SO.GE.TEC. S.r.l., S.C.I. S.pa. e Montagne di Valfurva S.r.l., ovvero le società impiantistiche della stazione turistica. Ed è stato proprio il rapporto tra le ditte facenti parte del gruppo a far concludere positivamente l’arbitrato per il comune di Valfurva.
«In sostanza – ha sottolineato il sindaco Angelo Cacciotto - è stata dimostrata la presenza di un accordo tra la Cusini Edile e la società impianti per la gestione del ponte. Inoltre quest’ultima aveva anticipato dei soldi per la realizzazione dell’opera». Se questa patata bollente relativa al complicato capitolo delle opere Mondiali si è conclusa positivamente, sembra proprio ce ne sia un’altra che si sta avviando a una soluzione benevola per il comune.
Si tratta del parcheggio che si trova all’ingresso dell’abitato di Santa Caterina Valfurva.
Anche qui, dal punto di vista del pagamento, le ditte esecutrici dei lavori rivendicano al Comune un sospeso di circa 560.000 euro relativo all’ultimo stato di avanzamento, oltre al mancato introito della gestione della struttura per complessivi 1,2 milioni di euro.
Ora il Comune, dopo un anno e mezzo di trattative, ha posto l’aut aut. «Il prossimo anno – ha spiegato ancora il primo cittadino – anche il nostro Comune sarà soggetto al patto di stabilità e quindi avremo forti difficoltà a impegnarci per un esborso di spese. O si va d’accordo nel breve periodo, entro pochi giorni, altrimenti ognuno andrà per la sua strada».
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