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Lunedì 20 Dicembre 2010
Risparmio: mercato dei bond
Un lecchese perde mezzo milione
Il "fai da te" negli investimenti finanziari può essere rischioso: ne sanno qualcosa un imprenditore di Lecco che ha visto sfumare oltre 500 mila euro fidandosi di un prodotto finanziario alquanto originale, e un benestante dell'Erbese che gestendo autonomamente il patrimonio di famiglia ha perso in una sola operazione quasi 500 mila euro.
"A quasi dieci anni dal default della Repubblica Argentina, dichiarato precisamente il 23 dicembre 2001 - affermano le avvocatesse Migliore e Saffioti - enorme impegno è stato profuso nello studio degli investimenti oggetto dei crac finanziari più o meno noti e nelle azioni giudiziarie e stragiudiziarie nei confronti degli intermediari che hanno venduto i titoli per garantire ai risparmiatori il recupero delle somme investite. Anche a Lecco abbiamo avuto sentenze molto importanti".
Proprio in considerazione di questa nuova sensibilità dell'autorità giudicante, le legali dell'Adusbef invitano a valutare con attenzione le offerte di transazione da parte degli istituti di credito coinvolti in modo da evitare la sentenza del giudici. Spesso l'offerta di accordo extragiudiziale arriva a riconoscere un risarcimento di circa il 70-80% del capitale investito e perso dal risparmiatore. Ma ci sono di sentenze che dimostrano come ai risparmiatori, a certe condizioni, convenga comunque andare in giudizio. Una recente sentenza del tribunale di Como, ad esempio, a fronte di un'offerta di un'importante banca per un accordo a 13 mila euro su un investimento di circa 17 mila euro, ha invece riconosciuto ai due ignari investitori comaschi - una coppia di pensionati albatesi - un risarcimento complessivo di oltre 20 mila euro più le spese legali.
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