Ripescaggio del Como
Le rivali col fiato corto

La lista delle squadre in difficoltà per l’iscrizione in serie C si allunga di giorno in giorno. Mors tua vita mea. E le speranze del Como di poter chiedere il ripescaggio in serie C aumentano. A ipotizzare un sempre maggior numero di spazi contribuiscono anche le situazioni difficili in serie B, dove tre società in questo momento sono a rischio, il Bari, il Cesena e il Foggia, con qualche squadra che si sta già preparando per risalire al loro posto, liberando spazi in serie C. Le attenzioni del Como, però, si concentrano soprattutto su due realtà. Le due squadre che, oltre alle seconde squadre di serie A che certamente se si mettono in pista problemi non ne hanno, stanno davanti al Como nella fatidica classifica dei ripescaggi. Cioè, Prato e Cavese.

Nè i toscani né i campani hanno detto no a priori al ripescaggio. Anzi. Ma sulle loro situazioni incombono delle incognite. Il Prato, dopo 39 anni di gestione della famiglia Toccafondi, sta cercando un nuovo padrone. Il compito di vendere è stato affidato al sindaco della città, che è in contatto in questi giorni con più di una cordata, in particolare una italoinglese e una canadese. Che avrebbero come obiettivo l’iscrizione della squadra in C, ma che potrebbero anche chiederla a Toccafondi nell’ambito della trattativa. Tutto insomma è in sospeso, e a quanto dicono da Prato potrebbe definirsi la prossima settimana. Mentre è abbastanza certo che se la vendita della società non andasse a buon fine, l’attuale proprietario non avrebbe intenzione di spendere per tornare in C. Discorso opposto, invece, per la Cavese. Il cui destino dipende invece proprio dalle condizioni dell’impianto. La società ha stabilità economica e già da maggio sta preparandosi per chiedere il ripescaggio. Ma l’impianto necessita di lavori strutturali che certamente non saranno ultimati nei tempi utili per chiedere la domanda.