Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 13 Settembre 2014
Rilancio impianti di risalita
Progetto pilota in Valtellina
Presentato ieri in giunta a Milano il protocollo d’intesa per l’avvio dell’iter
Al tavolo enti, banche e stakeholder- Parolo: «Verso una soluzione strutturale»
Valtellina e Valchiavenna terra di sperimentazione. Sarà la provincia di Sondrio il laboratorio per le proposte di rilancio degli impianti di risalita da attuare in loco e poi esportare agli altri territori montani lombardi.
A sancirlo il protocollo d’intesa tra palazzo Muzio, Regione Lombardia, sistema bancario locale e portatori d’interesse presentato ieri in giunta a Milano e che nei prossimi giorni sarà approvato e sottoscritto.
Il gruppo di lavoro dovrà formulare, entro quattro mesi, una proposta sperimentale che consenta di trovare modalità innovative di rilancio delle società degli impianti.
Un comparto nevralgico che in Valle impiega 600 persone tra dipendenti fissi e stagionali, ma che soffre di un pesante indebitamento che si aggira intorno ai 120milioni di euro (250 milioni il buco totale del settore sul territorio lombardo).
Il tavolo dovrà dunque lavorare alla definizione di una strategia di rilancio su larga scala, a quella che Ugo Parolo, sottosegretario regionale cui Maroni ha affidato la competenza, definisce una soluzione strutturale. «Bisogna creare un sistema di bacino in cui siano strategicamente coinvolti tutti gli attori».
Tra le possibilità in gioco l’ipotesi di separare la proprietà degli impianti dalla gestione del servizio mettendo la prima in capo ad una pubblic company con l’apporto dei privati e lasciando la seconda al solo privato.
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