Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 31 Ottobre 2017
Rilancio degli impianti
Progetto di legge a Milano
La giunta regionale lombarda ha approvato il documento che trae origine dal lavoro svolto in provincia.
Cifre non ne sono indicate intanto, la volontà di affrontare la questione nel suo complesso si è però finalmente concretizzata in un atto ufficiale. La giunta regionale lombarda ha approvato il progetto di legge “per la promozione e lo sviluppo dei territori montani interessati da impianti di risalita e dalle infrastrutture connesse e funzionali al relativo servizio” che trae origine dal protocollo sottoscritto con la Provincia di Sondrio in base al quale è stato costituito un gruppo di lavoro che col coinvolgimento del sistema bancario locale e dei principali stakeholder del territorio, ha identificato come modello da sviluppare, una modalità di gestione pubblica consistente nella costituzione di una o più società infrastrutturali finalizzate allo sviluppo e al mantenimento delle reti di un comprensorio sciistico montano.
«Questo progetto di legge - dice il sottosegretario Ugo Parolo - è un atto di notevole importanza, frutto di un intenso lavoro di confronto e di studio, che pone le basi per una nuova visione e inquadramento degli impianti di risalita, riconoscendone la specifica valenza all’interno degli ambiti alpini e proponendo un percorso, volto sia a provare a superare la situazione attuale di grave crisi del settore che a pensare a un loro riposizionamento, in un’ottica condivisa e di prospettiva che coinvolga la responsabilità dei territori».
Punto saldo del progetto la separazione della gestione, dalla proprietà degli impianti e il riconoscimento del ruolo pubblico degli impianti di risalita e delle infrastrutture accessorie. «La Regione - spiega il sottosegretario - trova la forza nel legiferare su questa materia proprio in relazione al riconoscimento dell’interesse pubblico all’efficiente gestione di queste infrastrutture e ai benefici derivanti alle economie locali dalla loro ottimale funzionalità».
Il progetto di legge vede nei “patti territoriali” lo strumento negoziale col quale il territorio, affiancato dalla Regione, disegna il suo futuro anche con un programma di interventi di prospettiva e la costituzione di società pubbliche che possano agevolare gli investimenti necessari col supporto di Finlombarda. «Non posso che essere soddisfatto - chiosa Parolo -. Questo progetto di legge prova a mettere in campo una spinta propositiva e di prospettiva contro la crisi che attanaglia il comparto, anche a fronte della forte concorrenza estera e delle Province autonome confinanti. Ora, insieme ai territori, dobbiamo avviare il percorso attuativo e non escludo possano esserci ulteriori iniziative da parte della Regione, anche di partecipazione diretta ai percorsi in forma maggiormente strutturata».
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