Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 25 Settembre 2013
Riforma regionale della sanità
Il Pd: «Un’altra scorciatoia»
Ii segretario provinciale attacca: «Irrisolti i nodi cruciali» e il partito rilancia la sua proposta a Milano,
Intanto anche Ambrosoli (Patto civico) contro Lega e Pdl: «No a logiche di spartizione»
Spartizione modello Risiko piuttosto che un’altra scorciatoia che non affronta i problemi reali della sanità.
Da Milano e da Sondrio il Partito democratico va all’attacco della bozza di riforma presentata nei giorni scorsi dal presidente leghista della commissione Sanità Fabio Rizzi.
Lo fa alla vigilia della riunione della Consulta dove domani il presidente Roberto Maroni presenterà le linee guide puntando il dito contro metodo e merito.
«Siamo alle solite - dice Giacomo Ciapponi, il segretario provinciale del partito -. La politica non è più in grado di governare i problemi, di elaborare programmi e proposte su cui discutere e confrontarsi e allora si affida a documenti come questo che non sono neppure frutto del lavoro della maggioranza, ma di un gruppo ristretto che ritiene di avere le competenze in materia. Ma si tratta solo di scorciatoie che non portano a nulla. Si parlerà per un po’ del documento poi finirà in un cassetto e tutto sarà rimasto come prima». E invece secondo Ciapponi, , a maggior ragione su un tema delicato come quello della sanità, sarebbe necessario «fermarsi tutti e cercare la sintesi».
Un’opinione condivisa anche dai colleghi del gruppo consiliare regionale che accusano Lega e Pdl di voler giocare a Risiko «con il Carroccio che cerca di occupare posti e poltrone - dice il capogruppo Alessandro Alfieri -e il Pdl che si spende in una difesa d’ufficio dello status quo e del modello formigoniano. Per noi le proposte della maggioranza sono irricevibili - ha concluso -, se invece si azzerano e si torna a discutere in commissione siamo pronti al confronto».
E sulla stessa lunghezza d’onda è anche Umberto Ambrosoli, leader di Patto Civico. «In Regione – dice - la sanità si preannuncia ancora come il terreno di battaglia più cruento tra Lega e Pdl. Patto civico avrà la massima attenzione affinché questi scontri continui non si riversino sui cittadini, creando disagi o addirittura danni agli utenti del servizio sanitario e tanto meno al personale e alle strutture della sanità».
A Milano il Pd ha sintetizzato le sue proposte in sette punti. Tra questi la ridefinizione delle funzioni non tariffabili, nomine «ispirate a criteri di merito e non di appartenenza politica», controlli, riforma dei ticket sanitari, riorganizzazione della rete ospedaliera, e revisione del rapporto pubblico-privato. Secondo il Pd, infine, vanno modificate le funzioni delle Asl affidando agli uffici anche servizi territoriali come la psichiatria, la specialistica ambulatoriale e la gestione dei malati cronici. «Sono questi nodi» sottolinea Ciapponi aggiungendo la necessità della riunificazione di Asl e Azienda ospedaliera in Valle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA