Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 11 Agosto 2014
Riforma Province, allarme
per il personale in esubero
La preoccupazione per le sorti dei dipendenti espressa dal sindacato della funzione pubblica
«Confronto subito con Regione e Upl» - Sertori: «Futuro dei lavoratori legato alle competenze»
Il futuro prossimo delle Province è delineato nella forma-elezioni del consiglio e del presidente il 28 settembre -, meno nella sostanza e con essa resta nebuloso anche il destino dei dipendenti: 600 complessivamente in Lombardia, 187 a palazzo Muzio, sui quali ancora non è stata fatta chiarezza.
Nei giorni scorsi i sindacati lombardi della funzione pubblica hanno emesso una nota di forte preoccupazione per il futuro dei dipendenti. «La Regione Lombardia rimanda il confronto, più volte richiesto per l’apertura del tavolo di confronto sulle Province - sottolineano - e intanto avvia lo spezzatino delle funzioni delle Province. Riassume in capo a sé alcune deleghe, altre le trasferisce a enti diversi, senza mai fare riferimento al personale».
Secondo i sindacati ci sarebbero anche alcuni dirigenti delle Province lombarde che stanno segnalando eventuali esuberi. Tutte ragioni per le quali Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente a Regione e Upl, l’Unione delle province lombarde presieduta da Massimo Sertori. «Abbiamo dato la disponibilità all’incontro - spiega Sertori -, compatibilmente con il periodo ferragostano. Per quanto ci riguarda però vorrei tranquillizzare che i dirigenti non hanno segnalato alcun esubero».
La questione secondo Sertori attiene principalmente alla questione delle competenze. «Il futuro dei dipendenti è legato alle funzioni: dove vanno quelle dovrebbe andare anche il personale».
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