Cronaca / Lecco città
Lunedì 07 Settembre 2015
Riforma Camera commercio
«Lecco può essere salvata»
Accorpamenti: per Confindustria Lecco e Confcommercio Lecco nella riforma ci sono i margini per l’autonomia
Alla vigilia della decisione del Tar (attesa per la mattinata di domani) sull’ammissibilità del ricorso di Confindustria Lecco contro l’elezione di Vico Valassi alla presidenza della Camera di commercio, Confindustria e Confcommercio intervengono sul tema degli accorpamenti tra enti camerali.
In sintesi, le due associazioni evidenziano che la Camera di commercio di Lecco può restare “indipendente”. Questo perché la riforma prevede che gli enti camerali che hanno un equilibrio di bilancio o quelli dei territori montano possono restare autonomi. Il concetto è sottolineato da Giulio Sirtori (direttore di Confindustria Lecco e Sondrio) e da Alberto Riva (direttore di Confcommercio lecco). I due si rifanno a quanto è stato detto in occasione della visita a Lecco del ministro Marianna Madia (ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione): durante gli incontri più volte è stata data per scontata la perdita di autonomia della Camera lecchese.
Mentre Sirtori e Riva notano: «Sul tema dei possibili accorpamenti, dispiace constatare come sia stato accantonata l’ipotesi che la Camera di Lecco, appellandosi agli spazi che di fatto la legge offre, possa lottare per mantenere la sua autonomia funzionale. Le normative consentirebbero di operare in questa direzione, tenendo conto degli equilibri economico-finanziari e delle specificità geo-economiche dei territori. L’attuale governance camerale, dando per scontato l’accorpamento, sembra trascurare del tutto questa ipotesi. Si tratta - continuano Sirtori e Riva - di un impegno che, al contrario, noi ci saremmo assunti, e che di sicuro onoreremo quando il consiglio camerale sarà in grado di lavorare. È piuttosto questa la battaglia che dovrebbero combattere in Parlamento i rappresentanti del territorio. Tornando al Consiglio camerale, è quella per noi la sede deputata per prendere eventualmente decisioni in merito alla strategia per l’unione con altre Camere. Constatiamo invece che sinora il tema non è mai stato messo all’ordine del giorno».
Sirtori e Riva continuano: «Al netto dei meriti di Valassi, acquisiti in una quasi trentennale permanenza al vertice camerale, è bene ricordare che quanto realizzato in questi anni, campus compreso, è frutto di uno sforzo corale del sistema Lecco, delle sue istituzioni, delle sue rappresentanze e delle parti sociali. Sono le risorse di tutta la comunità e non certo da ultime quelle delle imprese che hanno sostenuto lo sviluppo e consentito di realizzare obiettivi significativi. Stupisce poi - concludono Sirtori e Riva - l’accusa di Valassi alle associazioni delle quali egli stesso è stato ed è espressione. Siamo infine convinti che le componenti economiche lecchesi possano esprimere, una volta superata l’impasse, una nuova progettualità assicurando un ulteriore slancio al territorio».
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