Cronaca / Lecco città
Venerdì 27 Dicembre 2024
Rifiuti vicino alla ciclopedonale tra il Bione
e Rivabella: discarica abusiva o bivacco?
Assi e bancali di vario tipo abbandonati in mezzo alla fitta vegetazione in un punto poco dopo il Taurus scendendo verso Rivabella. Il sospetto che si possa trattare di una sorta di “accampamento” deriva dal fatto che alcune assi di colore verde sono state disposte in modo da creare un passaggio in mezzo alla vegetazione
Discarica abusiva o bivacco? È mistero sull’accumulo di rifiuti in un tratto di verde adiacente al nuovo percorso ciclopedonale tra Rivabella e Bione a Lecco. Assi e bancali di vario tipo abbandonati in mezzo alla fitta vegetazione in un punto poco dopo il Taurus scendendo verso Rivabella. Il sospetto che si possa trattare di una sorta di “accampamento” deriva dal fatto che alcune assi di colore verde sono state disposte in modo da creare un passaggio in mezzo alla vegetazione. Negli ultimi giorni, peraltro, è comparsa anche una stanga a bloccare l’accesso. Da Palazzo Bovara fanno sapere che i tecnici dell’ufficio patrimonio stanno verificando la situazione: quell’area è demaniale ed è molto frequentata anche da pescatori.
Il caso è stato sollevato durante l’ultimo consiglio comunale, svoltosi prima di Natale, da Lorella Cesana, esponente di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia. «La presenza di questa sorta di accampamento – ha evidenziato Cesana - è stata segnalata al comune già da tre settimane. Non si capisce cosa sia ma di certo non è piacevole da vedere per i tanti cittadini che usufruiscono di quel percorso, soprattutto quando è più buio». In sede di replica l’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi aveva subito sottolineato come gli uffici si fossero già fatti carico della questione e fossero impegnati nella raccolta delle informazioni. La discussione si era poi spostata nello specifico sul nuovo percorso ciclopedonale, realizzato con fondi regionali. «Ho ricevuto diverse segnalazioni – ha spiegato Cesana – secondo cui il materiale di cui è costituita la nuova pista la rende di difficile utilizzo per le persone più fragili, in particolare quando ci sono passeggini o carrozzine. Queste difficoltà si verificherebbero soprattutto dopo le piogge. Per di più le stazioni di ricarica per le bici elettriche, compresa quella già esistente in centro, non sarebbero funzionanti». Una ricostruzione respinta con forza dall’assessore. «Regione e Soprintendenza – ha replicato Sacchi – ci avevano chiesto di non realizzare un percorso in cemento armato. Il pavimento è quindi costituito da uno strato di materiale drenante su cui è stato poi posato del calcestre. Nell’ultima fase di lavori l’impresa ha pressato e rullato l’intero tracciato, il quale oggi si presenta duro, liscio e solido. Non ci sono buchi e non si creano pozzanghere». Il nuovo tracciato tra Rivabella e Bione era già stato oggetto di polemica in consiglio comunale per via dell’assenza di un proprio impianto di illuminazione. Nella commissione lavori pubblici precedente al consiglio, per altro, l’assessore Sacchi aveva annunciato la messa a dimora di 5 tigli e 180 arbusti lungo il guard rail, nonché l’intenzione dell’amministrazione di posizionare un bagno automatico a metà del percorso, nella zona del Taurus.
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