Cronaca / Lecco città
Sabato 25 Febbraio 2017
Rifiuti speciali smaltiti
senza autorizzazioni: 19 indagati
Chiuse le indagini: nell’inchiesta sono finiti anche alcuni lecchesi
Venivano “truccati” i formulari di identificazione
La notizia di reato della Polizia provinciale di Monza alla Procura della Repubblica del capoluogo brianzolo risale a due anni fa. Nelle ultime ore la chiusura delle indagini, con diciannove persone a vario titolo indagate per un’attività non autorizzata di gestione di rifiuti speciali non pericolosi.
A segnalare che, in quel capannone dell’area industriale di Fornaci di Briosco, in provincia di Monza al confine con Lecco e Como, ci fosse qualcosa che non andava era stato il coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie, in un’informativa in cui comunicava di aver notato, a partire dal mese di dicembre 2014, degli “strani movimenti” in via XI Febbraio.
La Polizia provinciale
Più precisamente, era stato notato un via vai di autocarri carichi di rifiuti ferrosi e cavi elettrici nel capannone senza insegne in locazione a Luca Sironi, 41 anni, residente a Merone (Como), imprenditore nel settore del recupero rottami titolare di un’impresa individuale proprio con sede nel comune di residenza e unità operativa a Briosco e dell’impresa LKG srl di Oggiono.
Da questa segnalazione erano dunque partite le indagini della Polizia provinciale di Monza, che hanno portato ad appurare come nel capannone di via XI Febbraio fosse in atto, presumibilmente dal maggio 2014, un’illecita attività di gestione rifiuti di varia natura.
Quattro i lecchesi indagati.
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