Homepage / Morbegno e bassa valle
Venerdì 01 Marzo 2013
Regoledo, un muro divide
due strade della frazione
Mario Nonini, residente a Cosio Valtellino, ha scritto anche al Gabibbo per attirare l'attenzione sulla divisione tra via Cortivacci e via Lavizzari, che comporta lunghe deviazioni per raggiungere l'asilo della frazione
COSIO VALTELLINO - Mario Nonini, residente a Cosio Valtellino interpella il Gabibbo per chiedere l'abbattimento del muro tra via Lavizzari, strada privata al servizio di un piccolo nucleo residenziale costituito da villette, e via Cortivacci, strada pubblica realizzata nell'ambito del piano Ruscaine. L'una è la continuazione dell'altra, ma a sbarrare il passaggio tra le due vie c'è un muro in sasso alto circa 60 centimetri, con sopra una ringhiera in ferro.
Muro e strada sono entrambi di proprietà privata. «Non c'è nessun cartello - scrive Nonini al Gabibbo - ma non ci concedono nemmeno un passaggio pedonale. In via Cortivacci abita una signora sordomuta, mamma di una bambina che frequenta la scuola materna: ha dovuto iscrivere la piccola alla scuola di Morbegno per evitare il lungo giro che dovrebbe fare a piedi verso la struttura di Regoledo, in via Roma. Tra l'altro, ironia della sorte, in via Lavizzari abita anche il sindaco Svanella che è un dirigente scolastico».
Nonini si chiede per quale motivo il Comune non abbia mai preso la decisione di espropriare il muro e la strada così da garantire il passaggio pubblico, non alle auto, ma almeno ai pedoni e alle biciclette, aprendo un varco di un metro soltanto. La questione è già stata sollevata in passato e il Comune dopo il fallito tentativo di raggiungere un accordo per la cessione amichevole della strada e di una parte del muro, aveva gettato la spugna di fronte ai costi esorbitanti di un possibile esproprio.
«A conti fatti - ha precisato il sindaco Fausta Svanella - prevedendo la cessione di tutta la strada, era improponibile pensare di espropriare solo una striscia centrale perché i proprietari avrebbero avuto difficoltà a parcheggiare davanti a casa, l'operazione ci sarebbe costata circa 100 mila euro». Una somma ingente ed insostenibile in quel momento dal Comune di Cosio, vista la lunga lista di priorità su cui si apprestava a lavorare. «Non capisco nemmeno il caso citato da Nonini sulla scuola, tante persone che risiedono nella zona di Santa Maria preferiscono, per una questione di comodità e di vicinanza, portare i bambini a Morbegno, pur essendo residenti a Regoledo, ma comunque, mi auguro che la prossima amministrazione riesca a trovare una soluzione di compromesso, che possa soddisfare tutte le parti coinvolte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA