Editoriali
Lunedì 11 Agosto 2014
Regione, taglio agli stipendi
«Una vergogna». «Si può fare»
Il consigliere Mauro Piazza (Ncd) si indigna: «Una legge per questo? Siamo alla frutta». Raffaele Straniero (Pd) alza le spalle: «Mettiamoci in sintonia con il Paese»
Raffaele Straniero alza le spalle, Mauro Piazza s’infuria .
Due reazioni opposte alla norma inserita nel decreto Boschi di riforma del Senato che prende di mira le indennità dei consiglieri: uno zac di circa il 30% allo stipendio. Addirittura è una legge costituzionale a stabilirlo.
Facendo i conti in tasca ai consiglieri regionali che adesso intascano circa 8.400 euro al mese netti, vuol dire un taglio di quasi tremila euro. Dice infatti la nuova norma che l’emolumento dei consiglieri regionali non dovrà superare quello dei sindaci dei capoluoghi di regione. Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, prende per legge 5.600 euro (anche se lui si è autoridotto lo stipendio a 3.600 euro) e a tale cifra dovranno adattarsi i consiglieri regionali.
Il Pirellone in subbuglio
Una bella botta. Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Ncd) è pronto alle barricate. «Una follia, i tagli li abbiamo già fatti». E il consigliere lecchese Piazza, dello stesso partito, è d’accordo con lui: «Questa norma è un segno che questo Paese è alla frutta - tuona -. Vuol dire guardare il dito invece che la luna». Perché? «Perché non esiste una legge costituzionale al mondo che si occupi dello stipendio dei politici, nemmeno nella più becera delle dittature. Tra l’altro - aggiunge - si è pensato bene di non fare differenze di trattamento tra le Regioni virtuose e quelle in default cronico».
Il Pirellone è in subbuglio e tutti i partiti sono contro il provvedimento, da destra a sinistra, compresa Lega e grillini, che additano come indecente soprattutto l’altro taglio previsto dal ddl Boschi: quello degli staff alle dipendenze dei gruppi consigliari.
«Così ci impediscono di lavorare - sottolinea Piazza - Noi svolgiamo un’attività di carattere legislativo. Come potremo farlo senza supporto?Venite a vedere, per rendervi conto».
Di diverso parere Straniero: «Ero tra coloro che avrebbero voluto una riduzione dell’indennità ben più alta di quella poi approvata in consiglio regionale - dice - Vogliamo o no metterci in sintonia con la situazione dei cittadini italiani medi?».
E se 5.600 euro netti al mese sembrano ancora uno stipendio di tutto rispetto, basti pensare che nel precedente mandato amministrativo i consiglieri percepivano il doppio. Oltre ai rimborsi.
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