Regali vietati ai dipendenti

Il nuovo codice a Sondrio

Previsto dalla legislazione nazionale, anche il Comune di Sondrio si è dotato del codice di comportamento per i suoi dipendenti. Il documento completo è stato elaborato ad inizio dicembre dal segretario generale sulla base delle indicazioni fornite dall’Autorità nazionale anticorruzione ed è stato approvato dalla giunta nei giorni scorsi.

Per quanto riguarda i principi generali,le norme sono state mutuate dal quadro legislativo nazionale che fa esplicito riferimento ad integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, mentre il regolamento è stato costruito in chiave locale per quanto riguarda alcuni aspetti specifici. E così sono state valorizzate, ad esempio, le norme del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi già esistenti (con particolare riferimento alla disciplina delle autorizzazioni delle attività extra-lavorative), mentre sono state create ex novo le norme per quanto riguarda la disciplina dei regali.

Un tema inserito nella legislazione nazionale e per il quale palazzo Pretorio ha scelto la linea dura. È generalmente vietato per i dipendenti comunali ricevere regali,con la sola eccezione per il periodo natalizio e per oggetti di modico valore e sempre solo in quel periodo.È stata poi estesa ai social network la disciplina dei comportamenti privati ed è stato previsto l’utilizzo di specifica modulistica per le varie comunicazioni da rendere, in modo da facilitare i rapporti tra lavoratori ed ente.

«Il dipendente, oltre a rispettare quanto previsto dal Codice nazionale - dice il regolamento di palazzo Pretorio -, non utilizza la qualifica e/o posizione lavorativa ricoperta per promuovere e/o pubblicizzare iniziative intraprese a titolo personale che possano far ritenere che il Comune di Sondrio sia coinvolto e/o partecipe all’iniziativa e/o l’abbia avallata».Oltre a ciò il dipendente non può usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio e deve evitare comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione.n