Cronaca / Lecco città
Domenica 04 Dicembre 2016
REFERENDUM, ANCHE LECCO
BOCCIA LA RIFORMA E RENZI
La giornata Nel capoluogo vittoria di misura dei “No” al 50,5%, ma in provincia è una valanga di voti contro la riforma. Alle 23 a Lecco e provincia affluenza attorno al 75%
LECCO
No al 54,2%, pari a 75mila voti, Sì fermi al 45,7%, 63mila voti. Finisce così in provincia di Lecco il referendum costituzionale, con una bocciatura per Renzi, anche se meno severa che altrove. Solo in città il finale è al fotofinish, nel capoluogo governato dal renziano Virginio Brivio: qui i No sono il 50,5%, i Sì il 49,4, con uno scarto di meno di trecento voti totali.
qui tutti i dati comune per comune
LA LUNGA GIORNATA
Finalmente il 4 dicembre è arrivato: il gran giorno, sospirato dai cittadini che non ne possono più di questa lunga e aspra – per molti versi, comunque, appassionante - campagna elettorale, è arrivato. Oggi, dalle 7 alle 23, si vota per approvare o respingere la riforma costituzionale . QUI I DATI SULL’AFFLUENZA
Alle 19 il dato provinciale dell’affluenza è del 65,9%, decisamente molto alto. A Lecco città il 63,3%, a Merate il 68,6, a Calolziocorte il 63,9, a Valmadrera il 67, a Colico il 60.9. Superato il 70% dei voti a Garbagnate Monastero e Tremenico. Vestreno maglia nera, con solo il 53,5% di votanti alle 19, Introzzo si ferma invece al 56,8%, Perledo e Pagnona al 59
Alle 12 a Lecco città aveva votato il 24,3, un dato molto alto. A Merate il 26.8. In provincia a Crandola addirittura il 33%, il 29,2 a Taceno, il 28,4 a Bellano e Casargo. Record negativo a Introzzo, dove alle 13 aveva votato solo il 13.6%.
Sono esattamente 261.872 gli elettori che oggi avranno la possibilità di esprimere il loro pensiero a proposito del referendum costituzionale. Si tratta di tutti i cittadini lecchesi iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto, alla data odierna, il diciottesimo anno di età: presentandosi al seggio al quale sono registrati con un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale, potranno esercitare il diritto-dovere per eccellenza. Il voto è segreto ed è vietato per legge – con relative sanzioni penali: da 3 a 6 mesi e da 300 a 1.000 euro di multa – fotografare la scheda, sia prima che dopo aver barrato la casella prescelta. Il divieto, in realtà, è relativo anche all’ingresso con apparecchi fotografici (cellulari compresi) nelle cabine elettorali. Ma la sua applicazione, in questo senso, è poco frequente.
Si potrà votare fino alle 23. Alla chiusura dei seggi prenderà subito il via lo scrutinio, che porterà nell’arco della nottata a definire il risultato della consultazione referendaria. Non essendo previsto un quorum, un numero minimo di votanti (50% più uno), il voto sarà valido a prescindere da quanti cittadini andranno alle urne.
Tutti gli elettori, e sono stati davvero numerosi, che hanno scelto di informarsi per barrare la casella più corrispondente al rispettivo pensiero hanno avuto ampie occasioni per informarsi, grazie ai tanti dibattiti promossi sul territorio, dove in buona parte dei casi è stato possibile assistere al confronto diretto tra sostenitori del Sì e sostenitori del No.
Non ultima, anche “La Provincia di Lecco” ha dedicato a questo importantissimo momento una lunga serie di approfondimenti e interviste, proprio per permettere ai cittadini di disporre di tutti gli elementi e delle informazioni necessarie a fare la scelta migliore quando si troveranno tra le mani la scheda elettorale e la matita copiativa.
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