«Reagire contro le mafie»
La lezione di Gomorra

Le mafie che hanno corroso lo stato italiano si possono arginare solo se la cittadinanza reagisce e smette di chiudere gli occhi, e se la scuola insieme alla cultura riuscirà a formarne la coscienza. È la sintesi estrema di un messaggio forte fatto di immagini evocate e racconti in prima persona che negli ultimi due giorni è stato lanciato a Porlezza durante due incontri organizzati dal gruppo giovani.

L’ospite d’eccezione in entrambe le occasioni è stato Fabio De Caro, 42 anni, attore della serie tv Gomorra ideata da Roberto Saviano che si ispira all’omonimo libro e che ha già fatto il giro del mondo con le prime due stagioni. Giovedì sera in biblioteca ha raccontato la sua esperienza di attore interprete di un camorrista a un pubblico prevalentemente adulto, venerdì mattina all’istituto comprensivo ha passato la mattinata tra i ragazzi della terza media di Porlezza e del liceo Vanoni di Menaggio.

«Sono i miei ultimi giorni di libertà prima di iniziare a girare la terza serie - ha spiegato l’attore - Dal 24 ottobre si riprende e saremo praticamente reclusi sul set per quasi un anno». Basti pensare che una scena di 45 secondi come quella in cui il suo personaggio, “Malamore”, uccide a freddo la figlia di un camorrista rivale con un colpo di pistola, ha richiesto 13 ore di riprese ed è costata intorno ai 200 mila euro. «Non tutte le serie sono fatte con questa attenzione ai particolari - ha spiegato - Gomorra ha richiesto tre anni di preparazione prima delle riprese ed è stata girata in esterno anche nei quartieri più degradati di Napoli per essere il più possibile realistica. È costata un investimento iniziale di 17 milioni di euro ma grazie alla qualità complessiva e al realismo raggiunto è diventata la serie italiana più diffusa di sempre nel mondo».

L’articolo completo sul quotidiano La Provincia in edicola sabato 15 ottobre