Rai: Diego Minonzio a “Il giorno e la Storia”

Dall’ultimo discorso di Craxi alla Camera dei deputati alla morte del regista Sergio Leone, fino alla morte di Napoleone, passando per l’elezione di Margaret Thatcher, l’uscita del film “Quarto potere”, il processo per l’omicidio Calabresi e la nascita di Machiavelli. Pagine di storia al centro delle ricorrenze dal 29 aprile al 5 maggio, scelte e commentate dal direttore de “La Provincia di Como, Lecco e Sondrio” Diego Minonzio, che torna come editorialista a “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana, in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.

La settimana di Minonzio si apre con l’ultimo discorso di Bettino Craxi alla Camera dei deputati, il 29 aprile 1993, quando l’Aula nega l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per Tangentopoli.

Martedì il ricordo va al regista Sergio Leone morto a Roma il 30 aprile 1989. È figlio d’arte e maestro incontrastato del genere spaghetti-western, inaugurato con il film “Per un pugno di dollari”.

In primo piano, mercoledì, il film “Quarto potere” di Orson Welles, uscito negli Stati Uniti il primo maggio 1941 con il titolo “Citizen Kane” e ispirato al magnate dell’editoria americana William Randolph Hearst.

Al centro della riflessione di giovedì, l’iter giudiziario contro i presunti responsabili dell’omicidio Calabresi, nel 1972: il 2 maggio 1990 gli ex di Lotta Continua Adriano Sofri, Ovidio Bompressi, Giorgio Pietrostefani vengono condannati a 22 anni, il pentito Leonardo Marino a 11.

Venerdì ricorre il compleanno di Niccolò Machiavelli, nato a Firenze il 3 maggio 1469. Tutto il suo pensiero politico è riassunto ne “il Principe”.

Sabato è nel segno di Margaret Thatcher. La leader del partito Tory diventa primo ministro del governo inglese il 4 maggio del 1979. La “Lady di ferro” è la prima donna in questo ruolo nella storia della Gran Bretagna.

La settimana di Diego Minonzio si chiude ricordando Napoleone Bonaparte, morto il 5 maggio 1821 in esilio a Sant’Elena, dove viene costretto dopo la sconfitta di Waterloo.