Ragno violino, è psicosi. Ma l’esperto
del Morelli: «Non facciamo allarmismi»

Sul tema interviene il dottor Francesco Inzirillo, medico chirurgo dell’ospedale Morelli di Sondalo, noto per la sua attività divulgativa sui social network

Sui social, e non solo, se ne sente parlare molto in questo periodo: il morso del “ragno violino” appare essere un pericolo davvero serio e in questo periodo sempre in agguato, anche nei nostri centri valtellinesi e valchiavennaschi. Tanto che negli ultimi giorni si può parlare di una vera e propria psicosi, e dopo il decesso di un giovane in Puglia in tanti sono terrorizzati dalla possibilità di essere stati morsi e si rivolgono ai centri antiveleni. Per sfatare alcuni miti e rassicurare chi è particolarmente in ansia interviene il dottor Francesco Inzirillo, medico chirurgo dell’ospedale Morelli di Sondalo, noto per la sua attività divulgativa sui social network. «Non intendo sminuire la pericolosità del ragno violino, è noto che, assieme ad un altro aracnide, la malmignatta, è capace di creare seri problemi medici - spiega il medico -. Ma occorre riportale la pericolosità e le conseguenze cliniche del suo morso alla giusta dimensione».

Ma cosa succede quando un ragno violino morde una persona? «Inietta una sostanza tossica, il suo veleno - spiega il dottor Inzirillo -, in quantità più o meno variabile, che contiene un enzima che provoca la distruzione delle membrane cellulari, i tessuti nel quale si diffonde vanno incontro a necrosi, a morte». Ma qual è la proporzione dei tessuti interessati?«Generalmente è minima. Si tratta di un ragno abbastanza piccolo, il corpo misura meno di un centimetro e con tutte le zampe si può arrivare a 4 o 5 centimetri. L’effetto citolitico quindi è localizzato intorno al morso, che, di per sé, è indolore. Spesso non lo si sente nemmeno. Le prime manifestazioni cliniche compaiono dopo qualche ora e le prime conseguenze di tipo citotossico dopo 12-24 ore. La zona del morso diventa bluastra, attorno un piccolo cerchietto ischemico, e poi tutto attorno la pelle diventa rossa».

Il danno al tessuto è duraturo, può persistere per alcune settimane, e in alcuni casi può essere anche necessario ricorrere a piccoli trattamenti chirurgici che consistono nella pulizia della ferita e nella rimozione della parte di pelle distrutta dal veleno. «Sono queste le conseguenze che si verificano nel 99,99% dei casi - prosegue il medico -. I casi mortali si contano sulle dita di una mano, senza contare che non tutti quelli comunicati sono sicuramente correlabili al morso del ragno violino. In presenza della puntura di un insetto, infatti, molto difficilmente si può avere la certezza che sia stata quella specifica specie di aracnide».

Sono tanti, inoltre, i fattori da prendere in considerazione, il morso del ragno violino, o di un altro animale, è solo uno di questi. «Il ragno violino può creare problemi? Sì, ma si tratta di problemi risolvibili e reversibili, e solo in casi molto rari può portare a morte», aggiunge Francesco Inzirillo. «Non lasciamoci quindi prendere dal panico, ci sono animali che sono pericolosi tanto quanto, se non di più». Semmai, quali sono le precauzioni da prendere?«Evitare di andare in giardino a piedi nudi e di lasciare abiti a terra. E se si sospetta un morso occorre andare dal medico, la diagnosi viene effettuata di solito facilmente.Poi, somministrazione di antibiotici locali, pulizia della ferita e medicazioni quotidiani, anche fatte dallo specialista se la necrosi dei tessuti è importante», termina il dottor Inzirillo.

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