Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 24 Dicembre 2015
«Ragazzi, la libertà è partecipazione»
Anche Gaber per i nuovi maggiorenni
Sono 117 i diciottenni residenti a Tirano: per loro l’incontro in Comune. Il sindaco e il prefetto hanno spiegato ai giovani l’importanza della vita sociale e politica.
Sono 117 i diciottenni residenti nel Comune di Tirano e a loro l’amministrazione comunale ha voluto dedicare un momento istituzionale, lunedì sera, con la consegna della Costituzione e la possibilità di entrare – magari per la prima volta nella sala consigliare del municipio – per conoscere dove si tengono i consiglio comunale e si prendono decisioni che interesseranno anche il loro futuro. Una nutrita delegazione dei maggiorenni tiranesi ha raccolto l’invito, reso ancora più importante dalla presenza del prefetto Carmelo Casabona.
Ed è stato proprio il prefetto, durante l’incontro, a evidenziare la perfezione e l’equilibrio del testo della Costituzione italiana e - con un piglio giovanile – a citare, come miglior divulgatore del valore del testo dei principi generali, Roberto Benigni consigliando ai ragazzi di vedere il programma sulla Costituzione realizzato dall’artista toscano.
Dal canto suo il sindaco, Franco Spada, ha esordito segnalando il valore simbolico del momento – la “Cerimonia di benvenuto ai nuovi diciotenni” - e della sede (la sala consiliare) che indica come i ragazzi siano entrati nel pieno possesso di tutti i diritti civili che significano soprattutto il diritto di voto e, quindi, l’inserimento nella vita sociale e politica intesa come partecipazione alla vita della comunità. Il sindaco ha citato il valore della Costituzione, in particolare dei primi undici articoli che sono «pura poesia – ha affermato - perché sintesi unitaria di valori universali derivanti da sofferenze della guerra. Il processo, che ha portato alla Costituzione, ha generato le basi per l’Europa unita ed ha impedito nuove guerre». D’obbligo il riferimento alle figure ricordate in sala consiliare: Luigi Torelli che ha issato la bandiera sul Duomo di Milano nelle cinque giornate nel 1948, Emilio Visconti Venosta, ministro degli Esteri ai tempi dell’unificazione d’Italia e Rosa Genoni che ha contribuito al voto delle donne nel 1947. Una scelta motivata dalla volontà di dar risalto all’importanza dei personaggi che hanno tenuto alto il nome di Tirano nella storia italiana e perché questo possa essere vanto per i giovani di oggi.
«Essere cittadini non implica solo diritti ma anche doveri – ha aggiunto Spada -. Significa avere coraggio nella costruzione del proprio futuro, perché si ottiene quello che si persegue con costanza». Per finire una frase di Giorgio Gaber di una canzone di inizio anni ’90: «La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione» per lanciare ai ragazzi il messaggio di dovere partecipare attivamente alla crescita della propria comunità.
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