
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 20 Settembre 2018
Radon in palestra, il caso in consiglio
Dopo i rilievi nella primaria di via Battisti l’opposizione chiede certezze su tempi e modi della bonifica
«Valori leggermente anomali» aveva detto l’assessore Massera. «Questione da seguire con particolare attenzione»
Sondrio
Il caso del radon nella palestra scolastica arriva sul tavolo del consiglio comunale. I gruppi di centrosinistra vogliono capire meglio i termini della questione e le intenzioni dell’amministrazione per risolvere il problema, quindi hanno stilato un’interrogazione che sarà all’ordine del giorno della prossima assemblea cittadina, convocata per giovedì 27 settembre.
Firmata dai consiglieri Michele Iannotti (Partito democratico), Marina Cotelli(Sondrio 2020), Nicola Giugni (Giugni sindaco) e Gianpiero Busi (Sondrio democratica), l’interrogazione è indirizzata al sindaco Marco Scaramellini e chiede informazioni più dettagliate sulla situazione della palestra della scuola primaria di via Cesare Battisti, dove il monitoraggio avviato nei mesi scorsi ha evidenziato «livelli anomali» di radon. La scorsa settimana la dirigente scolastica della Quadrio, Ombretta Meago ha stabilito – in via prudenziale, ha sottolineato il Comune – di chiudere la palestra fino a nuovo ordine, in attesa degli esiti del secondo semestre di controlli sulle concentrazioni di radon, gas radioattivo incolore e inodore di origine naturale, che può essere pericoloso per la salute quando si accumula negli ambienti chiusi e viene inalato in quantitativi in eccesso per periodi prolungati.
I valori riscontrati nella palestra di via Cesare Battisti sono «leggermente anomali», hanno spiegato nei giorni scorsi il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Massera, annunciando che il Comune attenderà i risultati complessivi del monitoraggio (la presenza del radon può variare molto su base stagionale) e si terrà pronto ad intervenire, se ve ne sarà la necessità. I consiglieri comunali del centrosinistra vogliono informazioni più dettagliate sulla situazione, come detto, quindi l’interrogazione contiene due richieste: conoscere «l’intensità delle anomalie nelle emissioni riscontrate in tale plesso scolastico, in relazione ai limiti indicati dalle leggi», si legge nel testo, e «in che modo e con quali tempistiche» l’amministrazione sia intenzionata a «procedere in merito alla bonifica dei locali interessati».
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