Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 06 Aprile 2019
Rabbia Vismara: «Giochi, Valmalenco tagliata fuori dai soliti poteri forti»
Lite sui grandi eventi. Il patron della Funivia al Bernina : «Ignorati dal Cio, anche se siamo i più vicini a Milano. Siamo la casa del freestyle, ma le gare le fanno altrove».
Franco Vismara - avvocato, proprietario della Funivia al Bernina e presidente del comitato organizzatore dei Mondiali Fis freestyle ski junior in corso proprio questa settimana a Chiesa in Valmalenco - non ha per niente gradito la visita di mercoledì da parte della delegazione del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) in Alta Valle per la verifica delle strutture e delle piste (verifica che, tra parentesi, sembra avere avuto esito positivo). L’aveva detto una decina di giorni fa durante la conferenza stampa dei Mondiali di freestyle di Chiesa, e l’ha ribadito al nostro giornale anche nella serata di mercoledì: «Sono deluso e arrabbiato. Per l’ennesima volta la Valmalenco è stata scavalcata da Bormio e Livigno. I soliti poteri forti ci hanno tagliato fuori e sono stanco di vedere la Valmalenco sempre costantemente messa da parte quando c’è da organizzare grandi eventi. È assurdo che la delegazione del Cio non sia stata portata al Palù per assistere alle gare iridate dei possibili campioni di domani, di coloro che nel 2026 probabilmente saranno i protagonisti delle Olimpiadi per le quali Milano e Cortina sono candidate. La Valmalenco è la casa del freestyle ma - in caso di assegnazione dei Giochi - saranno Bormio e Livigno a ospitarlo. Io non ci sto».
Nello scorso dicembre Vismara ha partecipato a una riunione sulle Olimpiadi 2026 assieme ai sindaci della Valmalenco, al sottosegretario ai grandi eventi sportivi Antonio Rossi, all’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, e all’assessore regionale allo sport e giovani Martina Cambiaghi: «Avevamo chiesto di portare i membri del Cio in Valmalenco per i Mondiali di freestyle, per mostrare loro la nostra grande capacità organizzativa perché - lo ricordo - ospitiamo al Palù competizioni iridate da vent’anni. Purtroppo è evidente che le promesse che ci sono state fatte non sono state mantenute. La mia delusione è ancora maggiore se penso che recentemente proprio il Cio ha fatto pervenire una richiesta per la disponibilità di camere nella nostra Valle e per questo mi chiedo: se possono venire a dormire da noi, perché non possono anche gareggiare? Siamo la stazione sciistica più vicina a Milano da cui, grazie alla nuova tangenziale di Morbegno, si arriva a Chiesa in un’ora e mezza».
Anche la geografia è dalla parte della Valmalenco, «perché - spiega - qualora riuscissero a costruire un’autostrada per Bormio, Chiesa arriverebbe comunque prima. La verità è che la Valmalenco dà fastidio a qualcuno, e che il Cio va a Bormio e Livigno perché loro hanno più soldi. Mi auguro che i sindaci della Valle si facciano sentire».
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