Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 23 Ottobre 2017
«Questo è un sogno che si è avverato»
Fontana portabandiera: L’azzurra di Berbenno commenta la scelta del Coni di affidarle il tricolore alle Olimpiadi. «Essere la portabandiera alle Olimpiadi di PyeongChang è un onore, grazie a chi mi ha sostenuto e aiutato».
«C’è ben poco da dire. Essere la porta bandiera alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 è un onore, La mia vita da atleta è stata ed è ancora un avventura. Voglio ringraziare chi mi ha sostenuto e aiutato in tutti questi anni, sia nelle vittorie che nelle sconfitte, la mia famiglia, mio marito Anthony , il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, vecchi e nuovi compagni di squadra, gli allenatori, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, il Coni e ultimo ma non ultimo Arianna Fontana Fan Club. Grazie di cuore. Questo è un sogno che si realizza».
Così Arianna Fontana, 27enne di Polaggia di Berbenno azzurra dello short track, ha commentato ieri la decisione del Coni di eleggerla come portabandiera alle prossime Olimpiadi invernali in Corea del sud a febbraio.
La notizia è arrivata nella tarda serata di venerdì da ambienti interni al Coni, che svelavano la scelta fatta dal presidente Giovanni Malagò. L’investitura ufficiale avverrà martedì, nel giorno simbolico, che rappresenta la data di accensione quest’anno della fiamma olimpica.
Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a consegnare il tricolore ad Arianna il 18 dicembre, bandiera che Arianna sventolerà il 9 febbraio 2018 (ore 20 locali, 12 italiane) durante la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi.
Il Fan Club dell’azzurra valtellinese è in intuibile fibrillazione. Hanno inventato il tricolore “verde, bianco e ...rosa Polaggia”, ricordando che Arianna proviene dalla frazione rosa del Palio di Berbenno, vincente come la loro beniamina.
Luca Fumasoni, capocontrata nel palio e componente del direttivo del sodalizio, ammette: «Noi del direttivo, per la verità, un po’ ci speravamo in questa designazione, ci credevamo soprattutto perché Arianna è sul palcoscenico mondiale da ormai 12 anni e ci sembrava il giusto riconoscimento per quello che ha fatto per lo short track italiano. La notizia è arrivata con leggero “anticipo” dal fratello Alessandro».
«Ovviamente siamo contentissimi, orgogliosi di essere i suoi primi fan e aspettiamo febbraio. Arianna dovrebbe rientrare in Italia appositamente per la cerimonia di Roma, ma è ancora impegnata in due tappe di Coppa del mondo a novembre e credo che non la vedremo, ma siamo “aperti” a sorprese».
Orgogliosissimo “cuore di mamma” quello di Maria Luisa Rovedatti: «Siamo contentissimi, perché era quello che si aspettava Arianna fin dall’anno scorso quando a Sondrio Mattarella e Malagò ventilarono l’ipotesi - ci raccontava ieri -. Non so se andremo anche noi di famiglia a Roma con lei, non sappiamo ancora niente. Arianna è arrivata dalla Florida ed è andata direttamente sulle piste di Courmayeur. Andremo forse in settimana due o tre giorni a trovarla».
«Nei giorni scorsi era stata un po’ vaga sul fatto che avrebbe potuto portare la bandiera alle Olimpiadi, adesso che è quasi ufficiale ha sorriso di “sì”. Era tutta contenta per l’avverarsi di quello che era l’altro suo sogno nel cassetto, dopo che si era verificato quello di prendere parte alle Olimpiadi». «Un onore per tutti gli atleti valtellinesi» ha commentato Antonio Giacoma, presidente della federazione ghiaccio sondriese.
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