è da qualche settimana che mi arrovello: cosa sta succendo alla Lega Nord in generale? Soprattutto cosa sta accadendo a quella lecchese? Premetto subito, giusto per fugare ogni dubbio, che sono una "padana" della prima ora, che ho sempre votato per il movimento di Umberto Bossi e che sto pensando di continuare a farlo, anche se non ho più le certezze di un tempo.
Tra i tanti accadimenti degli ultimi giorni, vorrei soffermarmi però su Lorenzo Bodega, il nostro ex sindaco e per tanto tempo senatore della Repubblica italiana a Roma. Ben venga l'uscita dal partito (anche se non la condivido, sono in momenti difficili e di transizione come questi che si deve lottare e far valere le proprie ragioni), ma un colpo al cuore sono stati quel servizio e quelle fotografie che avete pubblicato lunedì scorso insieme all'ex ministro Vittoria Brambilla.
Che Bodega nei suoi momenti liberi faccia ciò che vuole è sacrosanto, ma che adesso pensi solo di stringere alleanze politiche con l'onorevole pidiellina mi sembra fuori da ogni logica. A che gioco sta giocando? Non può volere così tanto il male della Lega per allacciare intese la Brambilla.
Franca Selvetti
Lecco
Gentile lettrice,
come pensavamo, quelle foto hanno fatto colpo. Bravi i nostri Maura Galli e Sandro Menegazzo a essere lì, nel posto giusto al momento giusto. Ma quello de La Provincia di Lecco, poi, non è stato un servizio di gossip, di quella cronaca rosa che tanto piace agli italiani. È stata l'analisi di un momento politico, di una fase nella quale il senatore Bodega - e non è un mistero - sta seriamente pensando di non disimpegnarsi. Anzi.
È pronto un nuovo movimento - il Gruppo d'azione per la rinascita - che fin d'ora occuperà l'ex sindaco nel tentativo di coagulare passioni e idee politiche e di costruire qualcosa per il futuro, magari la stessa candidatura a primo cittadino per il 2015. Il resto poi, intesa (ma - se vuol sapere la nostra - non ci crediamo) o meno con la Brambilla, si vedrà.
Edoardo Ceriani
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