Cronaca / Lecco città
Martedì 01 Ottobre 2013
«Quel contributo non è legittimo»
Ma senza scuole nel caos
La Uil contro la richiesta di soldi ai genitori
«La usiamo per le Lim, compresenza e progetti»
«Le scuole statali non possono chiedere nessun contributo alle famiglie. Al limite i dirigenti possono inviare una lettera alle famiglie spiegando i progetti che vorrebbero realizzare e dicendo che chi vuole può sostenerli. Il contributo facoltativo che le scuole superiori e alcune scuole medie chiedono, con tanto di somma indicata, è fuori legge. Il ministro all’istruzione Maria Grazia Carrozza lo ha chiarito in una circolare ministeriale».
Giuseppe Pellegrino segretario generale della Uil è schietto. Con l’inizio dell’anno scolastico tutte le famiglie hanno ricevuto la richiesta di un contributo facoltativo che si aggira in media sui cento euro.
«I presidi non possono chiedere nulla - rimarca Pellegrino - in un momento difficile come l’attuale non si possono chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie».
«Senza il contributo di 90 euro che chiediamo ogni anno non potremmo portare avanti nessun progetto - dice Antonio Perrone preside del Parini - all’indirizzo turistico lo utilizziamo per avere la compresenza dell’insegnante madre lingua, cancellata dalla riforma Gelmini. Sosteniamo progetti come lo sportello aiuto con lo psicologo. La richiesta è regolare, chiaramente sta alle famiglie decidere, l’80% aderisce».
E così tutte le altre scuole cittadine,
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