Cronaca / Valchiavenna
Domenica 30 Novembre 2014
«Quel capannone è un grave errore»Lettera al comune e all’ente montano
«Il capannone davanti a casa nostra è un grave errore di programmazione e progettazione del Pgt». Hanno le idee chiare i cittadini residenti in via Mera a Tanno, contrada di Prata Camportaccio, in un’area confinante a quella del Pastificio Moro.
«Il capannone davanti a casa nostra è un grave errore di programmazione e progettazione del Pgt». Hanno le idee chiare i cittadini residenti in via Mera a Tanno, contrada di Prata Camportaccio, in un’area confinante a quella del Pastificio Moro.
Nei giorni scorsi hanno scritto al Comune, alla Comunità montana e alla Soprintendenza per esprimere la protesta dovuta «alla costruzione di un edificio industriale di dimensioni enormi a dieci metri di distanza dalle nostre abitazioni
«.I cittadini – la lettera è accompagnata da una dozzina di firme – ritengono di essere stati vittima di un grave errore da parte del Comune. «L’Ufficio tecnico ci ha risposto che il progetto architettonico è conforme alle norme del piano. Quindi non c’è abuso, ma senz’altro previsioni urbanistiche incongruenti con il contesto urbano». I firmatari non se la prendono con la proprietà del Pastificio: un’azienda storica locale, strettamente legata alla tradizione produttiva della città, fonte di lavoro sicuro per decine di famiglie e promotrice di sviluppo e benessere.
La Soprintendenza ha prescritto una piantumazione. «Lo ha fatto per alleggerire il peso insopportabile di quell’imponente barriera di cemento armato. La soluzione, visto che non c’è spazio per mettere piante ad alto fusto, sarà fare crescere un’edera sulla rete divisoria». Le premesse sono chiare, insomma. E anche la conclusione è altrettanto netta. «Riteniamo che l’amministrazione non abbia tutelato e favorito in egual misura i cittadini. Noi abitanti di via Mera abbiamo avuto solo danni. Si tratta della diminuzione sostanziale delle ore di sole con conseguente aumento delle spese di energia elettrica e di riscaldamento dovuti alla vicinanza e all’altezza del fabbricato. Ma anche del calo del valore delle proprie case ». I firmatari hanno ricevuto dall’amministrazione di Prata la disponibilità a un incontro, che si svolgerà nei prossimi giorni
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