Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 15 Gennaio 2017
«Quei tagli erano illegittimi»
Morbegno rivuole 419mila euro
Una delibera dopo la sentenza sulla spending review di Monti. «Ora vedremo se agire da soli o insieme ad altre amministrazioni locali».
Il Comune chiederà un risarcimento al Governo per il «taglio illegittimamente attribuito nel 2013 con il decreto Monti». Lo annuncia il sindaco, Andrea Ruggeri, anticipando la prima mossa che farà la giunta la settimana prossima, quando licenzierà la delibera indirizzata al ministero competente per riavere indietro una somma quantificata in 419mila euro.
Una decisione arrivata in seguito alla sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito l’illegittimità di parte del secondo decreto sulla spending review del governo Monti, del luglio 2012, quella che ha determinato i tagli ai trasferimenti agli enti locali. In particolare, ad essere bocciata è la parte del decreto che prevedeva che i tagli- circa 2,2 miliardi distribuiti nel 2013 - spettassero al ministero dell’Interno, «in proporzione alla media delle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012».
Una procedura che, stabilisce oggi la Consulta, non è regolare perché non è mai stata convocata la Conferenza Stato-città per determinare quali tagli attribuire a ciascun Comune, e nemmeno è stato indicato un termine preciso per adottare il decreto e per individuare i costi intermedi.
Per la cittadina della Bassa Valle quei 419mila euro si fanno sentire nel budget comunale e riaverli a disposizione farebbe comodo , «ma li avremmo chiesti anche se si fosse trattato di una piccola cifra – dice l’assessore al Bilancio, Bruna Perlini-. Si tratta di una questione di principio: c’è una sentenza ufficiale, chiediamo al governo di rivedere quel taglio che illegittimamente ci venne attribuito . Questo alla luce anche dei grandi sforzi che gli enti locali, quelli più piccoli soprattutto, compiono ogni giorno per garantire almeno il mantenimento di servizi di qualità ai loro cittadini».
La delibera dove si ufficializzerà la richiesta è il primo passaggio verso questa direzione, poi il comune valuterà se unirsi ad altri enti per il ricorso. « L’Anci Veneto ha scritto ai sindaci chiedendo di mobilitarsi- afferma il sindaco Ruggeri-. L’invito era rivolto in particolare ai piccoli Comuni, con la proposta di una delibera per dare mandato al sindaco di richiedere al Ministero competente le risorse sottratte. Bisogna capire ora se sia meglio intervenire come singolo, approfondendo le modalità utilizzate da altri Comuni simili al nostro, come consorzio di Comuni o con un’azione a livello provinciale. Di certo - continua-rimane il fatto che la sentenza della Corte Costituzionale è un titolo che determina l’illegittimità di quella parte del provvedimento e impone che debba decadere. Su questa base i Comuni hanno diritto di richiedere quanto tagliato o sottratto alle loro risorse».
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