Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 16 Febbraio 2014
Provincia montana: «C’è chi
ostacola le conquiste ottenute»
Il senatore del Pd, Mauro Del Barba, ribadisce l’impegno: «Dobbiamo portare a casa un risultato storico» - E per i piccoli Comuni propone: «I sindaci ricandidabili anche dopo due mandati»
Sulla riforma delle Province servirà massima attenzione, perché «in molti si stanno battendo per togliere ciò che con fatica il nostro territorio ha guadagnato, ovvero la specificità montana e la garanzia di forme particolari di autonomia».
E fra questi, dice il senatore morbegnese del Pd Mauro Del Barba, ci sono anche «alcuni importanti esponenti» di forze politiche che «sul territorio, a parole, chiedono l’autonomia», mentre «a Roma hanno presentato degli emendamenti volti a sopprimere i passaggi che nella legge prevedono un riconoscimento importante per il nostro territorio». La critica arriva da una nota diffusa ieri da Del Barba, che ha voluto fare il punto sul tanto contestato ddl Delrio «che tra qualche giorno approderà in aula», ha ricordato. E il riferimento è alla Lega, partito del presidente della Provincia Massimo Sertori da tempo impegnato in una battaglia per mantenere lo status di ente di primo livello per palazzo Muzio.
Nel frattempo il senatore valtellinese ha lavorato anche su possibili modifiche al testo del disegno di legge, su due fronti. «Ho presentato degli emendamenti, largamente condivisi anche da esponenti di altri partiti - spiega -, volti a ottenere non solo una modalità diversa di elezione per il presidente della Provincia, ma anche la corresponsione di un’indennità che renda il suo stipendio uguale a quello del sindaco del capoluogo. È infatti necessario dare a tutti i sindaci la possibilità di candidarsi a guidare la nostra Provincia. Sono i sindaci il vero motore del nostro paese, ed è su di loro che tutti noi, così come fa il ddl Del Rio, dobbiamo puntare». E questa stessa logica muove anche un’altra proposta avanzata da Del Barba, con l’ipotesi di modificare il limite di due mandati per i primi cittadini delle realtà più piccole. «Un altro emendamento che ho proposto prevede per i sindaci dei Comuni sotto i tremila abitanti la possibilità di correre per un terzo mandato. Se hanno amministrato bene, perché penalizzarli? Specialmente nelle realtà più piccole, i sindaci svolgono un servizio eroico per tutti i cittadini».
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