Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 02 Giugno 2016
Provincia, i sindaci rivendicano i confini
Tutti d’accordo sul mantenimento dell’attuale perimetro e anche sulla necessità di garantire maggior autorevolezza ed autonomia a palazzo Muzio attraverso l’elezione diretta del presidente e degli organismi di governo, amministratori invece divisi sul mantenimento degli enti intermedi.
L’assemblea dei sindaci di Valtellina e Valchiavenna ha affrontato la questione del riordino istituzionale regionale. Lo ha fatto per la prima volta dopo l’istituzione qualche settimana fa dello specifico tavolo provinciale e in vista della scadenza del 30 giugno, data entro la quale il territorio dovrà trasmettere la propria proposta.
L’ipotesi avanzata dalla giunta Maroni, punto di partenza della discussione provinciale, è quella di far coincidere le nuove aree vaste con quelle della riorganizzazione sanitaria che nel caso di Sondrio include anche Valcamonica e Medio alto Lario
Un’ipotesi bocciata in partenza. «Visto il percorso fatto in tema di specificità montana - ha detto il presidente Luca Della Bitta -, riteniamo che la nuova area vasta debba coincidere con l’attuale territorio della provincia».
Una proposta ampiamente condivisa così come la necessità di rivendicare l’elettività dell’ente. Posizioni contrastanti invece per quanto riguarda il ruolo delle Comunità montane all’interno del disegno di riordino: necessario per qualcuno, da riportare in capo ai Comuni per altri.
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