Prove di alleanza Tra Lega e Pdl

Convocato il consiglio provinciale

Appello ad una ritrovata unità del centrodestra dal coordinatore del Pdl, uguale auspicio da parte del neo segretario della Lega Nord, sullo sfondo resta l’ombra di palazzo Muzio dove il 27 settembre, dopo cinque mesi di assenza, torna a riunirsi il consiglio provinciale non senza la solita vigilia di tensioni e polemiche. Al punto da ipotizzare dimissioni in giunta.

Sarà proprio la sede dell’amministrazione provinciale di Sondrio il primo banco di prova dove misurare le reali intenzioni degli uomini dei due partiti che a palazzo Muzio hanno sempre brillato per incompatibilità. Per rapporti burrascosi al punto da svuotare la giunta degli uomini del Pdl e costringere a ricorrere all’appoggio dei gruppi di minoranza per avere il numero legale e approvare così il conto consuntivo cinque mesi fa.

All’appuntamento con la seconda seduta dell’anno, il consiglio arriva in un clima tutt’altro che idilliaco. Alla stanchezza da ultimo giorno di scuola (qualunque sia il destino dell’ente, il mandato scade nella primavera prossima) si assommano la rassegnazione di chi sa che ormai non si cambia più(neanche i rapporti ormai logori) e le tensioni da sempre latenti.

Non a caso il consiglio dovrà ratificare le dimissioni del membro del Pdl Claudio Righi che meditava da tempo questa decisione che il clima di palazzo ha favorito.

E se le dimissioni di Righi sono certe e protocollate, da giorni si mormora anche del possibile abbandono di un membro della giunta. Addirittura ipotizzando che sulla scrivania di Sertori fosse già arrivata la lettera di dimissioni di Severino De Stefani. Circostanza smentita da entrambi i protagonisti che però non nascondono la tensione esistente. I ben informati parlano di uno scontro dai toni accesi tra il presidente e l’ex vice. Anche in questo caso sarà la seduta del 27 settembre a dire come stanno esattamente le cose.