Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Maggio 2015
Prolungato al Segantini, «faremo il possibile»
Un battage pubblicitario trasversale: da una parte quello dell’amministrazione comunale verso i nuovi iscritti alla scuola d’infanzia e, dall’altro, quello dei genitori nei confronti dei loro colleghi perché il servizio è troppo importante, per qualcuno indispensabile.
È tutt’altro che chiusa la partita per il mantenimento del prolungato all’asilo Segantini di via Colombaro. I genitori interessati al servizio, che rischiano di vederselo chiudere per la mancanza del numero minimo di 15 richiesto dal Comune, sono andati in delegazione dall’assessore all’Istruzione Marina Cotelli e ne sono usciti più carichi che mai.
A dare la carica alle combattive famiglie non soltanto la consapevolezza dell’importanza dell’opzione che riesce a conciliare le esigenze educativo-ricreative dei bambini con quelle lavorative dei genitori, ma anche la disponibilità dell’assessore Cotelli che ha rassicurato - e lo ha fatto anche in una missiva che ha inviato ai 13 che hanno già aderito al prolungato - sul fatto che l’amministrazione farà il possibile per mantenere il servizio, chiedendo al contempo un atteggiamento propositivo e costruttivo da parte di tutti.
«È interesse del Comune sostenere l’attivazione del servizio nell’ambito delle politiche di conciliazione dei tempi lavorativi delle famiglie - si legge nella lettera firmata dalla responsabile del servizio Istruzione Cristina Giovannini - e pertanto, al fine di assicurare il regolare avvio a settembre, intende promuovere l’opportunità e favorire l’accesso di più bambini, facendo conoscere il servizio a tutti gli iscritti alla scuola e mantenendo tariffe eque e sostenibili». Ma, resta, comunque, imprescindibile, il raggiungimento dei quindici iscritti.
Le famiglie, a loro volta, hanno deciso di scrivere ai colleghi genitori per spiegare il funzionamento e il senso di quel tempo merenda «con la mitica maestra Rossella», tanto gradito ai loro figli. Al punto che non sono rare scene di genitori costretti a trascinare via i bambini che vogliono fermarsi a disegnare, piuttosto che a correre in giardino con i loro amichetti.
«Far partecipare i bimbi alla merenda è una scelta consapevole - sottolineano - dettata dal fatto che i nostri figli rimangono nel loro ambiente del quale si sentono padroni (soprattutto essendo in pochi e potendo svolgere gioco libero) e nel quale sono protetti, in compagnia della maestra e dei loro amici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA