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Lunedì 26 Aprile 2010
Progetti: il solista Jim Kerr
balla al ritmo dei Simple Minds
"Lostboy Aka" è un disco che si può definire solo per sottrazione, dicendo anzitutto cosa non è. Però è una strana sottrazione, perché togliendo i Simple Minds e lasciando solo Jim Kerr il risultato rimane pur sempre un disco che suona dalla prima all'ultima nota come un disco dei Simple Minds
Dalla vecchia Vienna a Glasgow, dall'Impero Asburgico ai Simple Minds di Jim Kerr il salto, non solo cronologico, è piuttosto grande e non poco avventuroso, ma ascoltando le undici tracce di Lostboy Aka, il disco che in questi giorni segna l'esordio da solista dello stesso Kerr dopo trent'anni di carriera come leader, voce e volto dei Simple Minds (che comunque, secondo le parole di Kerr, continueranno ad esistere) è davvero difficile sottrarsi al paragone. Cos'è infatti Lostboy Aka? Un semplice side-project, come si dice in gergo? Il tipico disco da solista che il leader di un gruppo di fama internazionale non si fa mai mancare dopo aver oltrepassato la boa dei cinquanta, quando il rischio di replicare sé stessi è altissimo? Ma soprattutto: è un disco dei Simple Minds senza il nome "Simple Minds" oppure è un disco al cento per cento di Jim Kerr?
La risposta a queste domande ci riporta al paragone iniziale. Lostboy Aka è un disco che si può definire solo per sottrazione, nel senso che si può dire cos'è dicendo anzitutto cosa non è. Però è una strana sottrazione, perché togliendo i Simple Minds e lasciando solo Jim Kerr il risultato rimane pur sempre un disco che suona dalla prima all'ultima nota come un disco dei Simple Minds. I due brani scelti come apripista, Refugee e Shadowland, non si discostano dalla media (e in fondo più che dignitosa) produzione dei Simple Minds di questi ultimi anni, però sono brani che alla fin fine non convincono, perché sono costruiti con sonorità eccessive e ridondanti e troppe concessioni alla melodia di facile presa e al cosiddetto ritornello killer. E' lo stesso identico limite del disco di cover e riletture di classici del rock, intitolato non a caso Searching for the Lost Boys, che figurava nell'edizione deluxe dell'ultimo disco dei Simple Minds, Graffiti Soul, uscito nella primavera dello scorso anno. Lostboy Aka sembra infatti la continuazione di Searching for the Lost Boys: la produzione è la stessa, le sonorità anche, solo che in questo caso mancano gli altri componenti dei Simple Minds e i brani sono tutti inediti. A proposito di brani: detto di Refugee e Shadowland, gli altri nove brani (dodici nell'edizione deluxe) si muovono sulla stessa falsariga, con alcuni momenti degni di nota come Red Letter Day e la conclusiva The Wait e altri piuttosto anonimi e incolori. Anche Lennon e McCartney, da solisti, hanno pubblicato dischi simili a quelli dei Beatles, ha osservato Jim Kerr prevenendo le obiezioni che questo suo disco da solista avrebbe inevitabilmente fatto sorgere. E' difficile dargli torto, ma nello stesso tempo è difficile considerare Lostboy Aka il primo disco di Jim Kerr e non il sedicesimo disco dei Simple Minds.
Mattia Mantovani
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